“Ravenna in Comune, come è noto, è lista di cittadinanza formata, non da professionisti della politica ma da cittadini simpatizzanti e volontari che non si riconoscono nella maggioranza attuale e, ovviamente dalle politiche della destra cittadina” affermano i membri di Ravenna in Comune.
“Il nostro progetto, a livello generale, è quello di realizzare una società fondata su una dimensione collettiva, più giusta e inclusiva rispetto a quella selettiva ed escludente del liberismo attualmente imposto come modello unico. D’altra parte, poiché ci dobbiamo occupare delle politiche da attuare nel territorio di Ravenna, queste politiche si declinano necessariamente in una dimensione locale. Pensiamo, tra gli altri, all’ambiente, alla sanità e agli altri pubblici servizi, alla scuola e alla cultura” prosegue Ravenna in Comune.
“Ne conseguono alcuni obiettivi per noi ineludibili e perciò non trattabili. Pertanto siamo fermamente convinti che non si può più aspettare sulla conversione a fonti di energia rinnovabili. Per questo motivo è sicura la nostra opposizione a qualsiasi nuova estrazione così come al progetto del nuovo impianto di stoccaggio di CO2. La privatizzazione su Sanità, scuola e altri servizi e beni di interesse collettivo deve essere interrotta e indirizzata verso la ripubblicizzazione degli stessi servizi, attraverso la loro internalizzazione anche a livello del lavoro” dichiara Ravenna in Comune.
“Una scuola ed una sanità veramente pubbliche implicano l’avvio di un processo che ha come proprio traguardo la cessazione di ogni convenzione con il privato, laico o religioso, e la messa in discussione di forme organizzative che hanno mostrato ampiamente i loro limiti durante l’attuale pandemia, come l’Ausl Romagna” continua la lista.
“Questi, e altri aspetti, non sono conciliabili con quanto svolto in questi anni e ancora rivendicato in questi giorni da centrodestra e centrosinistra. Ravenna in Comune, mantenendo la propria identità di lista di cittadinanza, ricercherà invece le possibili intese programmatiche con partiti e movimenti con cui risulteranno condivisibili i valori che abbiamo qui esemplificato” conclude Ravenna in Comune.