“A Ravenna c’è una giovane assessora (ed il fatto che sia giovane e donna è sicuramente positivo in una società che spesso privilegia gli uomini maturi) che ha il difetto (ma la sua parte politica lo ritiene sicuramente un pregio) di non rispondere alle domande che le vengono poste quando non vengono dalla sua parte politica. Cosa che non possiamo sicuramente apprezzare visto che, appunto, si comporta come se qualcuno le domandasse di riferire vicende della propria vita privata (legittimamente sottratti alla curiosità pubblica) invece che fornire gli indispensabili chiarimenti sulle decisioni prese in materia di politica portuale. Diciamo di più: è inaccettabile il suo silenzio visto che ha ricevuto una apposita delega, quella al porto, proprio per seguire le sorti di quella infrastruttura pubblica fondamentale per la nostra collettività negli interessi di quest’ultima. Registriamo dunque che, ad oggi, nessuna risposta è venuta alle domande di Ravenna in Comune sul perché sia stato posto in vendita il Terminal Traghetti, l’unica area portuale pubblica restrostante le banchine del porto. E questo nonostante si sia svolta la settimana scorsa l’asta che avrebbe dovuto aggiudicarla ad un privato, la cui identità non è ancora stata formalmente resa nota, benché i giornali specializzati già le abbiano dato un volto: quello della famiglia Grimaldi.
Incuranti della mancanza di rispetto dell’assessora nei confronti della cittadinanza e di chi ne rappresenta le legittime richieste, “approfittiamo” del suo silenzio per riempirlo con un’altra domanda. Il 21 dicembre 2023 l’Assessora Annagiulia Randi teneva una conferenza stampa di fine anno dal titolo “Il porto di Ravenna verso il 2024” assieme al Presidente dell’Autorità Portuale, nella sede di quest’ultima, in cui veniva annunciato l’imminente trasferimento del distaccamento portuale dei Vigili del Fuoco nella nuova caserma appositamente progettata nel complesso della Fabbrica Vecchia. Queste le parole riportate dalla stampa e attribuite a Rossi: «È indispensabile perché con l’arrivo del rigassificatore abbiamo necessità che i vigili del fuoco siano collocati dentro a un’area efficiente vicino all’imboccatura del porto che gli consenta di intervenire in modo tempestivo. In più ci dà la possibilità di recuperare un monumento storico. Il progetto c’è già, ora si tratta di preparare il bando di gara e avviare i lavori». Informiamo l’Assessora che solo pochi giorni fa la stampa riportava che «Snam ha confermato ai nostri microfoni che per l’attivazione dell’impianto al largo di Punta Marina è solo questione di poche settimane, metà aprile, poi, ad inizio di maggio l’attività sarà a pieno regime».
Dunque il rigassificatore inizia le sue attività e così comincia anche il pericoloso via vai di metaniere davanti al porto e alle spiagge turistiche ravennati. Ma è veramente pericoloso? «Quello della metaniera, che si spezza vicino alla costa, viene definito il peggior scenario “energetico” possibile. Cioè l’incidente più catastrofico immaginabile fra tutte le fonti energetiche»: parola di Piero Angela. Però del trasferimento del distaccamento portuale dei Vigili del Fuoco nella Fabbrica Vecchia non se ne farà niente. L’Autorità Portuale ha appena riconosciuto, «l’impossibilità di realizzare il nuovo distaccamento portuale ed il polo addestrativo nazionale presso il complesso monumentale Fabbrica Vecchia e Marchesato, stante i vincoli architettonici e paesaggistici cui tutta l’area è sottoposta». Lo ha fatto con apposita Deliberazione Commissariale (n. 10 del 7 marzo 2025) in cui ha dato incarico ad un professionista di «verificare la possibilità di trasferire la sede del distaccamento portuale dei Vigili del Fuoco di Ravenna in altro edificio demaniale ubicato a Marina di Ravenna nell’ambito del complesso “Marinara”, c.d. “Club House, previo suo eventuale adeguamento» attraverso «la redazione di un primo studio di fattibilità sismica finalizzato ad attestare l’idoneità dell’edificio». Insomma, si ricomincia da capo in tutt’altro luogo.
Ci sono voluti cinque anni per giungere ad un nulla di fatto (spiega sempre la delibera che la sottoscrizione dell’Accordo di programma con il Ministero dell’Interno per trasferirvi il distaccamento dei Vigili risale al 21 ottobre 2020) mentre risale addirittura al 3 luglio 2003 l’impegno assunto dall’Autorità Portuale nei confronti del Comune per la riqualificazione di Fabbrica Vecchia e Marchesato. A Rossi venne assegnato il premio Fabbrica Vecchia 2021 perché «dalla sua nomina a presidente dell’Autorità di sistema portuale, Rossi ha sostenuto le diverse fasi volte al recupero del complesso storico, dall’individuazione dei fondi necessari alla redazione del progetto esecutivo».
Nel frattempo, come torna a ribadire lo stesso Rossi nella sua Deliberazione, «L’attuale dislocazione del distaccamento dei VVF nel porto di Ravenna situata nella sede demaniale di via del cimitero, non risulta più idonea a garantire un tempestivo intervento».
Ad oggi, dunque, è dato per imminente l’avvio delle attività del rigassificatore, senza un distaccamento dei VVF in sede «idonea a garantire un tempestivo intervento» e senza la diga di quasi un chilometro che sempre l’Autorità Portuale si è impegnata a realizzare «per proteggere l’impianto e le navi metaniere da potenziali mareggiate».
Ravenna in Comune domanda all’Assessora al Porto come sia possibile, in un contesto come quello ravennate, in cui sono già presenti, quasi tutti in area portuale, 27 impianti a grave rischio di incidente industriale, dare il via libera al rigassificatore in assenza di presidi essenziali per una operatività in sicurezza. Ci chiediamo se la sua nomina nell’Advisory Board di OMC Med Energy l’abbia distratta a tal punto dal farle perdere di vista la sicurezza della comunità al cui servizio dovrebbe dedicare il suo incarico (ben retribuito) di Assessora. Ci chiediamo anche se, almeno questa volta, degnerà la collettività e Ravenna in Comune della cortesia di una risposta.”