Ravenna in Comune aderisce e partecipa al corteo che domani protesterà contro la violenza che si aggiunge alla violenza di uno stupro. La violenza è quella che sta dietro la presunta manifestazione di un consenso tacito in grado di trasformare magicamente uno stupro in un normale rapporto sessuale. Venerdì scorso avevamo scritto: “è sempre stupro quando manca il consenso”. Domani, sabato 19 febbraio, saremo in tante e tanti a ripeterlo lungo il corteo che si snoderà dalle 10.00 a Ravenna da Piazza del Popolo al Palazzo di Giustizia.
È sempre difficile parlare di un processo e di fatti che si possono conoscere solo attraverso l’interpretazione veicolata dai media. Eppure non si può tacere degli elementi che compongono l’ultima vicenda in ordine di tempo ad avere interessato un tribunale ravennate. Che ha appena visto l’assoluzione di due uomini, due trentenni, dall’accusa di stupro, avvenuto cinque anni fa ai danni di una ragazza che allora aveva appena diciotto anni. Nonostante lo “stato di non piena lucidità” dovuto alla condizione di ubriachezza della ragazza sia stato giudizialmente accertato. Eppure, per lo stesso giudizio, “il fatto non costituisce reato”.
Il rischio che ciò possa spingere tante donne a non denunciare più le violenze che subiscono è alto. Troppo alto. Ravenna in Comune, è forza politica impegnata sul territorio e ha il rifiuto di ogni violenza maschile sulle donne e la previsione di misure per contrastarla come parte integrante del proprio programma politico. Invitiamo tutte e tutti coloro che condividono i nostri valori a partecipare al corteo indossando qualcosa di rosso.