“L’anno dopo essere stato eletto Sindaco, parliamo del primo mandato di de Pascale, la Giunta approvava prima lo studio di fattibilità e poi il progetto preliminare di un “indispensabile” nuovo palazzetto dello sport a pochi metri dal Pala De André. Il duo de Pascale e Fagnani, l’allora assessore allo Sport, lo annunciava così nell’ormai lontano 2017: «Il progetto è in grado di esaltare diverse e tante funzionalità poiché consentirà di liberare il Pale De André da tutte le iniziative collegate allo sport e di attrarre eventi, manifestazioni, importanti fiere, come Omc, e anche grandi concerti che oggi sistematicamente evitano Ravenna perché la struttura attuale ha una capienza non compatibile con grandi spettacoli, dunque si tratterà di un’infrastruttura importantissima per lo sviluppo complessivo della città». Costo previsto? 15 milioni di euro. Ravenna in Comune fu fin dall’inizio totalmente contraria (e lo manifestò in Consiglio e sul territorio) a concentrare lì un pacchetto importante, per non dire tutte, delle risorse economiche da destinarsi per lo sport. Ma de Pascale fu irremovibile. Doveva essere il suo asso nella manica per presentarsi con una grande opera di supposto gradimento popolare al momento della campagna per la rielezione. Iniziati nel 2019 i lavori dovevano concludersi nella primavera del 2021, in tempo utile per l’inaugurazione ad un passo dall’apertura (allora prevista) delle urne. Il primo evento da ospitare era anch’esso legato al Sindaco e alla sua adorata lobby del gas: l’OMC da tenersi nel settembre 2021. Un monumento alla gloria imperitura di Michele il cervese!

In realtà quel cantiere infinito diventerà famoso come fallimento e come monumento, sì, ma alla vanagloria di un politico alla disperata ricerca di un titolo giornalistico per ogni giorno di mandato. Né l’OMC 2021, né quello 2023 hanno potuto rinunciare al “vecchio” Pala De André. Gli ultimi aggiornamenti gentilmente forniti dall’Assessora ai Capri Espiatori parlano di una auspicabile conclusione dei lavori nel 2025 e di un costo cresciuto sino a superare i 20 milioni di euro. È facile prevedere che anche l’OMC dell’aprile 2025 resterà nella sede abituale. Il nostro commento, scritto all’indomani di una ridicola sfilata nel cantiere, che aveva scomodato politici e giornalisti nel 2022, subito prima dell’ennesimo annunciato blocco per l’ennesima interdittiva, resta purtroppo attualissimo:

«Ravenna in Comune non è impensierita dal ritardo: un palazzetto inutile non è certo urgente. Sarà solo un cantiere in ritardo in più. Con il dePa Ravenna ha fatto tristemente l’abitudine ai rinvii nella conclusione dei cantieri. Il pensiero che al Sindaco, cui spetta di gestire le risorse della comunità, interessino di più le comparsate della buona amministrazione, invece, quello sì, per forza, non può che preoccuparci. Gli interrogativi sulla “tenuta economica” dell’operazione sono legittimi. Quelli sulla sua “utilità” a due passi da una struttura gemella, il pala De André, sono altrettanto importanti. Almeno per la cittadinanza. A de Pascale, invece, sembra importare solo l’accumulo di materiale propagandistico per la sua infinita campagna elettorale».”