“È una buona notizia apprendere che più della metà degli studenti delle scuole superiori evita la lezione di indottrinamento alla religione cattolica nel ravennate. Il dato delle scelte effettuate nello scorso anno scolastico riporta che il 51,5% degli studenti più grandi del territorio ha optato per non frequentare la cosiddetta ora di religione. Il diritto costituzionale di professare liberamente la propria religione sancito dall’articolo 19 riguarda la dimensione privata del cittadino, ferma restando la possibilità di una pubblica manifestazione del culto ed anche la propaganda dello stesso. Di qualunque culto e, ovviamente, anche dell’assenza di fede in qualsivoglia religione o dell’indifferenza alla dimensione propriamente religiosa. Nonostante i guasti prodotti dagli accordi Lateranensi, infatti, la nostra Carta Costituzionale ha sancito uno Stato profondamente diverso da quello confessionale della monarchia dei Savoia.

«Ravenna in Comune considera laicità, libertà e uguaglianza come valori guida». Sta scritto così nel nostro programma politico. Oggi sappiamo che nel momento in cui le giovani generazioni, costitutive della futura cittadinanza ravennate, possono esercitare maggiormente la propria scelta optano anch’esse in maggioranza per la laicità. Non possiamo che rallegrarcene.”

Ravenna in Comune