“Stando ai giornali e alle denunce sindacali per quattro volte in meno di dodici mesi nello stabilimento ravennate della Marcegaglia sarebbero precipitate delle pinze pesanti svariate tonnellate l’una: il 22 maggio 2021, il 6 marzo 2022, il 14 aprile 2022 e, ultima in ordine di tempo, il 27 aprile 2022. La raccolta di queste informazioni non dovrebbe esaurirsi in un volantino affisso alla bacheca sindacale, ma a «mettere a fattor comune i dati relativi agli infortuni, consentendo di indirizzare le azioni di vigilanza e controllo verso i settori che presentano le problematicità più accentuate». Non siamo noi di Ravenna in Comune a dirlo, anche se siamo assolutamente d’accordo. È stato il nuovo prefetto, dopo l’annuale (sì, ad oggi se ne è fatta solo una per anno) riunione di quello che dovrebbe essere un Osservatorio permanente per la legalità e la sicurezza sul lavoro. Lo ha detto assieme alla promessa di rivitalizzarlo con lo scopo, appunto, di farne lo strumento di raccolta dei dati rivelatori delle criticità del mondo del lavoro. L’ordine del giorno che presentammo in Consiglio Comunale il 18 giugno 2019, ottenendone l’approvazione senza voti contrari, chiedeva al Sindaco (tra l’altro) di farne proprio «un collettore di informazioni e di relazionare annualmente sulle criticità emerse e sull’andamento degli infortuni nel lavoro dei diversi settori». Dopotutto nel nostro Paese è un’emergenza nazionale con oltre tre morti di media al giorno e un “incidente” al minuto.
Sotto queste quattro pinze non è rimasto ferito nessun lavoratore. Il 15 luglio 2021, invece, Bujar Hysa, di 63 anni è morto schiacciato nella stessa Marcegaglia. Secondo Ravenna in Comune, in attesa di avere un Osservatorio funzionante, questa serie di eventi da sola rende indispensabile che vengano fornite risposte. Chiediamo al Sindaco di non limitarsi all’accoglienza dei fratelli imprenditori eredi della fortuna di Steno Marcegaglia quando passano per Ravenna. Gli chiediamo espressamente di farsi portavoce presso il prefetto per quell’azione di vigilanza e controllo mirata verso un settore che presenta le problematicità più accentuate come da parole dello stesso prefetto.
Certo, Marcegaglia non è l’unico luogo di lavoro a rischio, né a Ravenna né in Italia. Nel 2021, in Italia, in base alle denunce all’Inail, i morti di lavoro sono stati 1.221, oltre 555 mila gli infortuni. Nel primo bimestre di quest’anno i primi sono aumentati del 9,6% e i secondi del 47,6%. Non sfidiamo la fortuna: quando le tonnellate precipitano dall’alto a volte possono trovare sotto di loro qualcuno, come già avvenuto in passato. Il titolo appropriato in questo caso sarebbe: cronaca di una morte annunciata. Nessuno vuole leggerlo sul giornale.”
Ravenna in Comune