Giusto dieci giorni fa ponevamo questa domanda. Sembra quasi ci sia una sorta di desiderio di infierire contro i pendolari. Cioè, da una parte è tutto un parlare di PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), di Dichiarazione di Emergenza Climatica, di alberelli piantati, insomma di tutto quello che si può raccontare per dire siamo per il trasporto pubblico anche perché è quello più in grado di contenere emissioni di gas serra, ecc. ecc. E dall’altra è un’inconcepibile volontà di disincentivare chi nel trasporto pubblico, il treno in primis, ci crede, dal continuare a usarlo. Fa quasi un anno tra poco da che il Sindaco (eravamo in novembre) si lanciò in una serie di alleluia alleluia rivolti alla regione e alle ferrovie: “Il 9 dicembre segnerà un vero e proprio spartiacque per quanto riguarda la mobilità di studenti, pendolari e turisti che si spostano in treno tra Ravenna e Bologna. Per la mia amministrazione ottenere un miglioramento radicale dei collegamenti ferroviari, in termini qualitativi e quantitativi, è sempre stata una priorità. Sono anni, anche da ben prima di essere sindaco, che sollecito e mi confronto con Regione e con Trenitalia e oggi posso dire che siamo giunti a un primo importante risultato concreto. La Regione ha fatto un investimento significativo e Trenitalia ha potenziato l’offerta. Adesso ci aspettano nuove sfide, per raggiungere risultati altrettanto efficaci sui treni a lunga percorrenza”.
Ci ricordiamo tutti come andò a finire: treni soppressi, fermate saltate, soprattutto Godo e Classe dimenticate. Seguì una serie di marce indietro del Sindaco: potrebbe andar meglio, no, va proprio male, cambieremo tutto appena possibile, risarciremo, ecc. ecc. Senza entrare nella vergognosa vicenda del mini-rimborso attraverso la concessione di un abbonamento mensile gratuito per l’anno scolastico, vogliamo ricordare che sembrava, nel frattempo, essere stata messa qualche pezza al servizio zoppicante attraverso autobus sostitutivi in bassa Romagna.
Non a Classe. Infatti apprendiamo stamane che anche nei nuovi orari non saranno ristabilite le fermate di Classe ma che “a partire dal nuovo anno si inizierà a ragionare con le Istituzioni sulle nuove fermate da introdurre a Classe” (citando Trenitalia) e che “non sappiamo ancora se verrà poi reintrodotto lo stesso numero di fermate di prima”.
Ci uniamo alla rabbia dei comitati e dei pendolari: “L’introduzione di un treno alle 8.30 del mattino avvenuta a settembre è una presa in giro: qui il problema è che hanno tolto tutti i treni al pomeriggio. Ho scritto al sindaco, e non c’è stata risposta: un silenzio assordante e frustrante. Noi aspettiamo ancora che de Pascale ci convochi per capire e valutare le proposte di Trenitalia, come ci aveva detto il giorno della protesta, ma non si è più sentito. Il sindaco aveva sbandierato anche servizi sostitutivi per rendere più efficiente il trasporto pomeridiano via autobus dalla stazione di Ravenna a Classe, e neanche questo è avvenuto.”
E ribadiamo una domanda alla Giunta: “Ma cosa vi hanno fatto di male i pendolari?”