Ravenna in Comune crede che la pace favorisca la prosperità per tante e tanti e che la guerra, al contrario, crei opportunità riservate ad una piccola minoranza di individui con grave danno per la stragrande maggioranza. Ravenna in Comune crede fermamente nel principio costituzionalmente garantito del ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

Ravenna in Comune si è dichiarata fin dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina per l’immediata cessazione di ogni azione militare e per ricondurre a vita pacifica tutto quel territorio, comprese naturalmente le aree del Donbass che già ben prima del febbraio scorso vivevano in stato di belligeranza. Ravenna in Comune rifiuta per il nostro Paese il ruolo che Governo e opposizione gli hanno assegnato: quello di un soggetto straniero che immette armi in un conflitto alimentandolo.

Ravenna in Comune, inoltre, respinge fermamente le azioni attraverso le quali l’Italia tradisce la propria Costituzione, sottraendosi deliberatamente dal promuovere e favorire le organizzazioni internazionali rivolte ad assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni coinvolte nel conflitto. Infine, Ravenna in Comune si oppone al riarmo che sottrae risorse ai bisogni della gente per soddisfare le sole tasche dei guerrafondai.

Proprio per questo Ravenna in Comune non si sente rappresentata dal Sindaco di Ravenna, il quale ha dichiarato esplicitamente il proprio sostegno alla politica governativa di invio di strumenti di morte dove invece, all’opposto, dovrebbero promuoversi forti azioni per impedire la continuazione delle azioni militari che violentano le popolazioni civili.

Per lo stesso motivo Ravenna in Comune aderisce, sottoscrive e chiede a tutte e tutti di sottoscrivere la mozione presentata dal sindacato SLAI COBAS contro la guerra ed il riarmo nei presidi che si terranno sabato prossimo, 9 aprile, a Ravenna, alle ore 15 alla Darsena e alle ore 17 al quartiere Gulli (incrocio via Gulli con via Aquileia).