“Sabato è piovuto un po’. Solo un po’, vien da dire “per fortuna”, ché la paura sta cominciando ad associarsi a qualunque evento atmosferico. Si rannuvola e già si pensa alla grandine. Tira vento e si scoperchiano le case. Piove e finisce tutto sott’acqua. Eccetera. “Per fortuna”, appunto, si è trattato di una pioggia abbastanza ordinaria. Allagamenti, però, se ne sono visti lo stesso ai lidi. A Casal Borsetti sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco. Anche a Marina di Ravenna l’acqua è arrivata sul Lungomare e su Viale delle Nazioni. Soprattutto, però, a rimetterci è stato quel “capolavoro” a cui la Giunta de Pascale ha dedicato il secondo mandato, visti i ritardi in cui versano le altre opere. Non che il cosiddetto (un po’ ampollosamente) “Parco Marittimo” sia nei tempi, ma qualcosa è già sufficientemente completo da consentire di “ammirare” le magagne. Non bastavano i danni alla biodiversità denunciati da WWF, Legambiente e Italia Nostra. Né l’effetto discarica finito pure sui Tiggì e ancora in attesa di chiarimenti. Questa volta, come si legge sui giornali, è stato sufficiente un “Giorno di pioggia e il nuovo parco è già allagato”. E proseguono impietosamente: “Gli stradelli della località turistica si allagavano anche prima della riqualificazione ma ora la pista ciclabile sembra creare una specie di argine che porta le pozzanghere ad essere piuttosto profonde”. Risultato: “Col passare delle ore la situazione è andata migliorando, ma per tutto il pomeriggio di sabato buona parte degli stradelli retrodunali è rimasta sommersa”. Addirittura una vettura che era stata parcheggiata regolarmente (in certe zone è ancora consentito l’accesso automobilistico) si è ritrovata nella necessità di ricorrere ai Vigili del Fuoco “che sono intervenuti per trainare la vettura fuori dalla laguna che si era formata”.
Ravenna in Comune suggerisce all’Amministrazione di approfittare della pausa estiva per aggiornare anche con questo problema l’elenco dei difetti progettuali che l’esperienza pratica sta consentendo di evidenziare. Sarebbe assurdo spendere tutti quei soldi per ritrovarci poi con gli stradelli che invece di limitarsi ad ospitare alcune pozzanghere, come prima dei lavori, alla loro conclusione diventino fiumi impraticabili per la pioggia. Sempre che arrivino ‘sti soldi, visto che lo stesso Sindaco nei giorni scorsi metteva in dubbio 8 milioni e mezzo di euro di fondi PNRR dedicati al completamento dei lavori. E poiché ad oggi ancora nessuna risposta è arrivata dalla Giunta sui materiali impiegati per il sottofondo che risulterebbero composti da plastiche ed altri rifiuti, aggiungiamo anche noi l’argomento “allagamento stradelli” al cahier de doléances che faremo arrivare al Sindaco appena finita la stagione balneare e l’interruzione dei lavori”.