“Che il Comune di Ravenna sia esteso nessuno lo nega. Ne deriva una rete idrica più ampia di quella di altri comuni. Ciò non toglie che si susseguono notizie di rotture, ritardi nelle riparazioni, blocchi nella fornitura d’acqua e pure sperpero della preziosa risorsa idrica prima di arrivare alla sostituzione della tubazione usurata. Questa volta è toccato alla zona di Classe – Ponte Nuovo. La rottura si è verificata in via Marabina e per consentire la riparazione la fornitura è stata interrotta tra sabato a domenica. Non era la prima volta. Un anno fa era già successo. E pure altre volte negli ultimi anni.
Hera ha in convenzione il servizio idrico integrato di Ravenna. Tra le attività della convenzione è prevista la «manutenzione ordinaria e la manutenzione straordinaria di impianti di captazione, accumulo, potabilizzazione, sollevamento e di reti di adduzione, distribuzione di acqua ad usi civili, compresi gli allacciamenti dalla derivazione della rete sino al punto di consegna». Grazie ad un “regalo” della Regione l’affidamento, che sarebbe dovuto cessare quest’anno, è stato prorogato fino alla fine del 2027.
Fatto sta che tra perdite che si vedono e perdite che non si vedono un quarto dell’acqua potabile immessa in rete da Romagna Acque va perduta a causa della rete colabrodo. L’Istat ha calcolato che nel solo 2020 a livello provinciale si sono buttati quasi 10 milioni di preziosissimi metri cubi di acqua potabile.
Hera ha chiuso il 2022 raddoppiando i ricavi del 2021: 20,08 miliardi di euro. Ha portato a casa utili per 373,3 milioni di euro. Pagherà ai suoi azionisti, tra cui Ravenna Holding (5%), 12,5 centesimi per azione. Dall’acqua, però, non dovrebbe intascare un centesimo sulla base del referendum del 2011 che aveva stabilito la ripubblicizzazione della risorsa idrica. Con vergognoso disprezzo della democrazia, né i governi che si sono succeduti a Roma, né le amministrazioni regionali bolognesi e nemmeno l’amministrazione comunale di Ravenna hanno attuato la volontà popolare. Il PD che pure li aveva sostenuti ha allegramente tradito la volontà popolare. Del resto sono oliatissimi i cardini delle porte girevoli che portano i maggiorenti di quel partito ad entrare nei consigli di amministrazione e a intascare le competenze relative. Degli ultimi ravennati “promossi” abbiamo letto proprio in questi giorni.
Ravenna in Comune torna a chiedere al Sindaco, che benché del PD dovrebbe pure rappresentare gli interessi della cittadinanza, di ottenere almeno da Hera una decente manutenzione della rete come previsto dalla convenzione. Non vorremmo ritrovarci l’anno prossimo a ripubblicare pari pari questo articolo in occasione della prossima rottura della tubazione che serve Ponte nuovo, Classe e Lido di Dante. O anche prima, al momento del prossimo buco che veda la “banda” di Hera impegnata da qualche altra parte. “