“Il progetto di Ravenna in Comune entra oggi nel suo ottavo anno di vita dopo sette anni di dure battaglie, qualche bella vittoria e anche alcune dolorose battute di arresto, come la mancata partecipazione alle scorse elezioni amministrative e la conseguente, temporanea, perdita di rappresentanza in Consiglio Comunale.
Il 19 agosto 2015 in una conferenza stampa, tenutasi al Caffè Letterario di Ravenna, presentammo il nostro progetto. Lo stesso giorno la stampa online dava le notizia: «La sinistra ravennate divorzia dal PD. E il partito di Via della Lirica a pochi mesi dalle elezioni si ritrova più solo. Al Caffè Letterario di Ravenna la separazione è stata ufficializzata questa mattina, in modo inequivocabile, con la nascita del progetto “Ravenna in Comune”, un progetto di cittadinanza attiva che vede la partecipazione di cittadini e associazioni ma anche di partiti e aggregazioni politiche di sinistra in rotta di collisione con il PD ravennate: Sel, Prc, Psi, Pdci, Verdi, L’Altra Emilia Romagna, Ravenna Radicale, Alba, Libera e Possibile» [RavennaNotizie, 19/08/2015].
Si erano poste le basi con un convegno dal titolo “Ravenna si merita ben altro – idee per un’alternativa per le elezioni comunali 2016” tenutosi qualche mese prima, il 9 di maggio. Era stato organizzato da L’Altra Europa/L’Altra Emilia Romagna. Parteciparono associazioni tematiche come i Gras, Attac Italia, Comitato per l’Acqua, Arci Gay, Arci Dock61, cittadine e cittadine, oltre ad associazioni politiche e a partiti: era presente tutta la sinistra che, allora, si riconosceva nella necessità di portare avanti un progetto di società e di gestione amministrativa del Comune alternativo a quello del centrosinistra a traino PD. Da lì cominciò il percorso democratico che diede vita al progetto annunciato il 19 agosto 2015 e seguito subito dopo da una festa di tre giorni a Mezzano.
Non facciamo qui la storia di sette anni di Ravenna in Comune, vissuti in Consiglio Comunale, nei Consigli Territoriali e sul territorio, tra assemblee, manifestazioni, presidi ma anche giornate di studio e di festa. Non ricapitoliamo neanche quello di buono che abbiamo fatto e quello che non ci è (ancora) riuscito di realizzare. Lo abbiamo già detto altre volte e non stiamo a ripeterci.
Ricordiamo però che c’è chi pretendeva che quell’esperienza si concludesse e che “il manovratore”, de Pascale, non venisse più disturbato dalla nostra presenza nella quotidianità politica. Gli attacchi provenienti dall’entourage del sindaco erano in qualche modo previsti, meno, invece, quelli provenienti da soggetti che, dopo aver condiviso il progetto, lo hanno mollato per la promessa di un “piatto di lenticchie”. Se il nostro progetto sta continuando a produrre azioni e contenuti significa, probabilmente, che il peso del contributo dato dai mangiatori di lenticchie era più leggero di quel che millantavano.
Ad oggi l’apporto di Ravenna in Comune all’elaborazione politica di un pensiero non omologato a quello del PD è più vitale di prima. Basta scorrere i nostri social media e quanto viene ripreso dalla comunicazione per trovarne conferma. Così come siamo nelle lotte. Vicino a lavoratrici e lavoratori, nella difesa dei diritti e nelle azioni per il miglioramento delle condizioni di vita. Dentro i gruppi e le reti di tutela ambientale e del territorio e nelle battaglie contro rigassificatori, depositi di CO2 ed altre mostruosità. In breve, siamo presenti sia in quel mondo virtuale ma molto influente che governa la comunicazione, quanto nel realissimo mondo abitato dalle cittadine e dai cittadini del nostro Comune.
Buon compleanno, Ravenna in Comune!”