Sabato eravamo al presidio per ricordare e protestare per la morte di un lavoratore, Vasile, in un cantiere. Venerdì prossimo, invece, in tutta Italia gli studenti entrano in sciopero anche per cambiare il modello scuola-lavoro dopo la morte di Lorenzo in uno stage. E ieri è stata la volta di Giuseppe, anche lui durante lo stage presso una ditta di termo-idraulica. È morto sul furgone della ditta. Aveva sedici anni.
Il 30 gennaio abbiamo fatto nostro l’appello per una profonda riforma delle esperienze di lavoro combinate a quelle scolastiche. Come Ravenna in Comune abbiamo aderito e abbiamo chiesto a Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale, Coraggiosa compresa, di aderire:
«La Costituzione prevede che la scuola sia formazione per la cittadinanza, non un luogo dove si impara a essere sfruttati, a lavorare gratuitamente, ignorando la cultura del lavoro, e rischiando di morire».
Oggi pomeriggio si riunisce il Consiglio Comunale. Ravenna in Comune, le compagne e i compagni di Giuseppe e di Lorenzo, le lavoratrici e i lavoratori, ciò che c’è di vivo e impegnato nelle nostre scuole e che nel prossimo futuro sarà la generazione che guiderà la nostra Città e il nostro Paese, si aspetta un segnale di svolta.