“Oggi abbiamo un Sindaco che difende a spada tratta ogni nuovo via libera alla cementificazione che la sua Giunta sparge come il riso ai matrimoni. Va per la maggiore “il commerciale”: supermercati, centri commerciali e simili crescono come i funghi. Il prossimo sarà quello che la Giunta autorizzerà su Via Trieste, a due passi da altri due parchi commerciali, il Teodora e il Teodorico. Ma anche “il residenziale” non scherza. Dell’altro giorno è lo sdoganamento dell’enorme lottizzazione “Agraria-San Giuseppe”: nuove case per altri 1.000 inesistenti abitanti in una città in cui le abitazioni vuote hanno raggiunto livelli da record. Citiamo l’ultimo rapporto ISPRA 2021: il Comune di Ravenna risulta terzo in Italia per impermeabilizzazione di terreno “con 64 ettari persi nell’ultimo anno. La causa di questo aumento è qui imputabile all’aumento di superfici occupate da cantieri, prevalentemente per futuri usi residenziali e commerciali e a nuove superfici per la logistica”. Il problema non si è concentrato sul solo 2020, ovviamente: per l’ISPRA siamo anche primi in Regione per suolo ad oggi complessivamente consumato (più di 7.000 ha).
E per il passato? “In passato c’è stato un periodo in cui si pensava che la città sarebbe arrivata a 200.000 abitanti. Fu un errore, Ravenna è questa, un po’ di metri cubi ce li potevamo risparmiare”. A dirlo è stato l’ex Sindaco Vidmer Mercatali, esponente del PD come il Sindaco attuale, alla guida del nostro Comune dal 1997 al 2006, in un’intervista uscita ieri. Non si è mai spacciato per “verde”. Al suo nome è rimasto legato l’errore di Marinara, che però andrebbe ripartito anche su predecessori e successori. Ed altre discutibili scelte come quella di far realizzare una grande fabbrica di intonaci a fianco del cimitero, per dirne una (la fabbrica di glifosato la schivammo per un pelo e solo grazie a tante manifestazioni). De Pascale, invece, è più “moderno” e una mano di verde (“greenwashing”) cerca di darsela ogni volta che può e così non perde occasione per dichiararsi favorevolissimo al consumo di suolo zero. Solo per il futuro, però. Che sposta sempre un po’ più in là.
Se si rispettassero gli stessi tempi che sono serviti a Mercatali per fare outing, ci vorrebbero circa quindici anni dalla fine del de Pascale 2 perché anche “il buon” Sindaco abbia ad ammettere i suoi errori. Come Ravenna in Comune pensiamo che Ravenna, con circa 1.753 mq/giorno di suolo consumato in più per ogni giorno di mandato, non si possa permettere di aspettare tanto.”