Ravenna in Comune ha appoggiato la richiesta del Collettivo Autonomo Ravennate di incontrarsi con l’Amministrazione Comunale per ottenere la gestione dell’Ostello Dante. Si tratta di una richiesta articolata che l’Amministrazione non ha riscontrato. Il modo in cui de Pascale & Soci interpretano il ruolo di amministratori dei beni collettivi assomiglia sempre più al comportamento di un padrone rispetto alle sue proprietà. Mentre è legittimo che l’Amministrazione possa non essere d’accordo con le proposte ricevute, queste hanno comunque diritto ad un riscontro e, se respinte, ad una motivazione.
Come Ravenna in Comune siamo stati abituati per cinque anni alla progressiva rarefazione di risposte da parte di de Pascale che, evidentemente, considera tempo perso relazionarsi con chi non lo chiama soltanto per congratularsi. Il nostro movimento non è l’unico a non riceverne. Sono frequenti le notizie di associazioni che esprimono dubbi, perplessità o vero e proprio dissenso, anche avanzando controproposte, rispetto alle scelte amministrative del Sindaco e dei suoi. Molto più rare, invece, le notizie di un qualche riscontro.
Ora è la volta del Collettivo Autonomo Ravennate relativamente all’Ostello Dante. Ha dovuto per forza dare notizia alla stampa della reiterazione di una richiesta di incontro per «confrontarsi e trovare una soluzione al degrado della struttura e per realizzare un progetto di gestione sociale». Nessuna risposta, infatti, aveva ricevuto la precedente richiesta, tanto da portare il Collettivo ad un presidio davanti all’edificio, a cui hanno partecipato anche altre soggettività ravennati (Potere al Popolo Ravenna e Italia Nostra).
Il Sindaco, d’abitudine, evita di nominare altri che non sia se stesso, si appropria delle proposte altrui senza riconoscerne la paternità, trascura di rispondere ai problemi sollevati. Problemi e proposte che hanno il solo torto di provenire da cittadine e cittadini che esprimono motivi di insoddisfazione nei confronti suoi e della sua coalizione.
Sarebbe il caso che il Sindaco tenesse a mente che non basta dirsi Democratici, nel senso di piddini, per essere democratici veramente.