“In primavera come Ravenna in Comune abbiamo aderito e invitato a sottoscrivere 4 proposte di legge regionale di iniziativa popolare in tema di acqua, energia, rifiuti e tutela del suolo. L’iniziativa è stata lanciata da RECA (Rete per l’Emergenza Climatica e Ambientale Emilia-Romagna) e da Legambiente Emilia-Romagna con l’obbiettivo di portarle in discussione presso l’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna. Si tratta di leggi per:
- Dichiarare beni pubblici comuni sia l’acqua che i rifiuti, ottenendo la ripubblicizzazione dei relativi servizi di gestione.
- Ottenere una progressiva fuoriuscita dall’incenerimento in quanto fattore di emissioni inquinanti e climalteranti, attraverso pratiche obbligatorie di riduzione dei rifiuti.
- Conseguire obiettivi e strumenti di produzione di energia rinnovabile al 2035 e di riduzione di gas serra, ponendo i Comuni come protagonisti della pianificazione della sua produzione.
- Fermare in modo effettivo il consumo di suolo dando priorità al riuso e alla rigenerazione dell’esistente patrimonio insediativo ed infrastrutturale.
Come anticipato durante la marcia contro il rigassificatore di domenica, l’obiettivo prefissato di raggiungere le 5mila sottoscrizioni, cioè quante occorrono per avviare l’iter di presentazione e discussione, è stato ampiamente raggiunto e superato. Sono state 7mila le sottoscrizioni ottenute grazie all’impegno di tante volontarie e volontari. Il deposito delle firme avverrà oggi pomeriggio, martedì 13 settembre, alle ore 14,30 presso gli uffici della Regione. In contemporaneità si terrà un presidio sotto la sede della Regione per sollecitare l’Assemblea regionale ad iniziare quanto prima la discussione sulle 4 proposte di legge.
Ravenna in Comune ringrazia RECA e Legambiente per lo sforzo organizzativo che sta dietro la campagna, quante e quanti si sono impegnati nella raccolta delle firme e tutte le cittadine ed i cittadini che hanno creduto nella bontà delle proposte sottoscrivendole. Ora inizia la nuova fase per ottenere che le proposte facciano il loro corso nell’assemblea emiliano-romagnola. Invitiamo perciò chi potesse di partecipare al presidio di oggi pomeriggio a Bologna.”