“Oggi, 22 novembre, arriva in porto la Geo Barents di Medici Senza Frontiere. Per i pochi che non la conoscessero si tratta dell’organizzazione umanitaria che ha ricevuto il Nobel per la Pace per l`instancabile lavoro svolto offrendo soccorso sanitario alle popolazioni vittime di emergenze, guerre e catastrofi e testimoniando le violazioni dei diritti umani cui assiste durante le sue missioni. Il 18 novembre un suo convoglio, composto da cinque mezzi con il simbolo di MSF ben riconoscibile anche sui tetti, è stato attaccato dall’Esercito Israeliano durante l’evacuazione di 137 persone intrappolate da una settimana a causa degli scontri intorno all’ospedale di Al Shifa. L’attacco ha provocato una morte ed un ferito.
La Geo Barents da giorni e giorni in viaggio verso Ravenna ha a bordo 57 persone salvate mentre cercavano di arrivare in Italia. «La segnalazione dell’avvistamento di un barchino in distress è arrivata intorno a mezzogiorno da Colibri2, aereo di Pilotes Volontaires. Per intervenire in soccorso la Geo Barents ha cambiato rotta, dirigendosi nel luogo della segnalazione e mettendo in acqua i due gommoni di soccorso. Con qualche ora di ritardo tutto questo non sarebbe stato possibile. Al tramonto del sole le onde hanno raggiunto i tre metri e i cinquantasette uomini salvati nel pomeriggio si sarebbero aggiunti al numero infinito di vittime del mare». Così racconta il salvataggio Rosalba Reggio, imbarcata a bordo proprio per raccontare in presa diretta le operazioni di soccorso nel Mediterraneo, in un articolo uscito su Il Sole 24 Ore. «La barca è quasi priva di profondità. I giovani seduti sul bordo hanno una gamba all’esterno e una all’interno, ogni movimento potrebbe far cappottare la struttura mettendoli in grave pericolo, molti di loro non sanno nuotare».
La Geo Barents è stata la prima nave umanitaria ad essere multata e bloccata dall’entrata in vigore delle norme adottate dal Governo Meloni «per la gestione dei flussi migratori»: fermo amministrativo di 20 giorni e sanzione da 10mila euro. Il commento del ministro preposto ai Trasporti, quello che parla di taxi del mare che solo lui vede? «Ci sono organizzazioni che salvano vite e altre che lucrano sugli esseri umani, traghettandoli tra Africa ed Europa».
Come Ravenna in Comune concordiamo sostanzialmente con il giudizio espresso. Ci sono organizzazioni come Medici Senza Frontiere, riconosciute internazionalmente, che salvano vite messe in pericolo dagli interessi degli sfruttatori della tratta e dalle politiche neocoloniali occidentali che spingono un’umanità disperata e truffata a migrazioni a rischio elevatissimo perché impedite nelle migrazioni regolari. Ci sono organizzazioni economiche, i cosiddetti trafficanti, e organizzazioni politiche, sia di centrodestra che di centrosinistra, che lucrano scommettendo sulla roulette russa degli attraversamenti truffa per mare. Secondo il progetto Missing Migrants, dal 1° gennaio 2014 sino ad oggi sono state 28.229 le condanne a morte eseguite per affogamento nel Mediterraneo da parte di queste ultime organizzazioni.
Ravenna in Comune dà il benvenuto alle 57 persone che la Geo Barents ha fatto arrivare vive nel nostro porto.”