“Per Azione e Ravenna in Azione il tema dell’approvvigionamento energetico non è mai stato una diatriba localistica sulla collocazione dei rigassificatori. Fin dall’inizio abbiamo accettato favorevolmente la disponibilità dell’amministrazione ravennate ad accogliere un rigassificatore sfruttando le infrastrutture offshore esistenti.
Parimenti la nostra posizione è critica verso la collocazione per soli tre anni del rigassificatore a Piombino, il cui spostamento, dopo un così breve periodo, comporterà nuovi investimenti a carico dei contribuenti italiani. Il senso di responsabilità della nostra città non può però essere scambiato con gli opportuni ristori ad oggi previsti solo dall’investitore privato.
La nomina di Toti a Commissario della Liguria determina di fatto un equilibrio geopolitico nella collocazione dei due rigassificatori, ma segnala con forza, da parte del Presidente della Regione Liguria, la richiesta di compensazioni del Governo per il proprio territorio.
Con questo spirito Ravenna in Azione e la Consigliera Chiara Francesconi del gruppo misto non hanno mai condiviso, né sottoscritto l’impostazione localistica proposta nell’ODG dell’opposizione ed hanno invece contribuito ed aderito, al solo ordine del giorno proposto dalla intera maggioranza in Consiglio Comunale, dove si auspica un unico tavolo di trattativa con il Governo nel quale siano seduti tutti gli attori dei territori coinvolti affinché non si determini in alcun modo la prospettiva di creare cittadini di serie A e di serie B.”