Da una parte l’opera-trionfo del bel canto, nella quale è incastonata un’aria “che è un miracolo di scrittura musicale”, e dall’altra uno dei titoli che meglio rappresenta l’amore di Riccardo Muti per Verdi: nel mettere a confronto Norma e Nabucco, la nuova Trilogia d’Autunno di Ravenna Festival ci accompagna dritti al cuore dell’opera italiana, con la guida di chi da sempre la difende, promuove e trasmette. Dal 16 al 22 dicembre al Teatro Alighieri di Ravenna, Riccardo Muti è sul podio della sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini per due titoli presentati in forma semi-scenica (Norma il 17 e 19 dicembre, Nabucco il 18 e 20) e un gala con raffinati interpreti del repertorio verdiano (22 dicembre). La formula in cui sono presentate le due opere, in perfetto equilibrio tra l’agire del palcoscenico e la dimensione del concerto, è impreziosita dalle creazioni di Svccy, giovane ravennate la cui arte digitale ha già conquistato anche Londra, con uno show immersivo in Oxford Street, e al quale sono affidate le scenografie virtuali delle opere. Per il gala verdiano – sinfonie, cori e arie da La forza del destino, Macbeth, Otello, Il Trovatore, Simon Boccanegra, Don Carlo… – calcano il palcoscenico Ildar Abdrazakov, Elisa Balbo, Isabel De Paoli, Rosa Feola, Juliana Grigoryan, Vittoria Magnarello, Luca Micheletti, Piero Pretti, Riccardo Rados.
Una trilogia secondo Riccardo Muti corona la XXIV edizione di Ravenna Festival celebrando, con una settimana di appuntamenti affidati alla direzione di Muti, la grande tradizione dell’opera italiana. Norma, in scena sabato 16 e martedì 19 dicembre alle 20.30, ha per protagonista Monica Conesa, la cui Casta diva è stata già applaudita dal pubblico in occasione dei concerti Le vie dell’Amicizia a luglio; Pollione e Oroveso sono rispettivamente Klodjan Kaçani e Vittorio De Campo, mentre Eugénie Joneau è Adalgisa, Vittoria Magnarello è Clotilde e Riccardo Rados è Flavio. Nabucco, in programma domenica 17 dicembre alle 15.30 e mercoledì 20 alle 20.30, vede Serban Vasile nei panni del sovrano babilonese, mentre Abigaille è affidata a Lidia Fridman e Zaccaria è Evgeny Stavinsky; Francesca Di Sauro è Fenena, mentre è di Riccardo Rados il ruolo di Ismaele. Adriano Gramigni, Giacomo Leone e Vittoria Magnarello sono rispettivamente il Gran sacerdote di Belo, Abdallo e Anna. In scena accanto all’Orchestra Cherubini c’è sempre il Coro del Teatro Municipale di Piacenza, preparato da Corrado Casati. La Trilogia d’Autunno 2023 è realizzata con il sostegno del Comune di Ravenna, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna; Eni è partner principale di Ravenna Festival.
A partire da venerdì 20 ottobre sono attive le prevendite dei carnet (3 appuntamenti con il 10% di sconto) e dei biglietti singoli (da 30 a 110 Euro) presso la Biglietteria del Teatro Alighieri, telefonicamente (0544 249244), online (ravennafestival.org), presso le filiali La Cassa di Ravenna Spa e gli IAT di Ravenna e Cervia.
Info e prevendite 0544 249244 www.ravennafestival.org