Sono mani sicure, affidabili e ben conosciute quelle che difenderanno la porta del Ravenna nella prossima annata calcistica. Sono le mani di Giacomo Venturi (per lui un contratto biennale a scadenza 30 giugno 2020), che disputerà quindi la terza stagione di fila con la maglia giallorossa, finora onorata con due annate dal rendimento elevatissimo, in cui ha messo insieme 64 presenze in campionato e 57 reti subite, e di Andrea Spurio (accordo fino al 30 giugno 2019) che torna nel Ravenna, con cui ha debuttato in D collezionando 7 presenze, dopo l’esperienza di Lentigione, coronata da 32 partite e 26 reti incassate. Il ds Sabbadini ha così riproposto la batteria di portieri che ha conquistato la vittoria in Serie D nel 2016/17, facendo ritrovare due amici sinceri anche fuori dal campo.
“Sono contentissimo di ritrovare in squadra Andrea – è l’ammissione di ‘Jack’ Venturi – perché di ragazzi come lui ce ne sono pochi. E’ uno che in allenamento dà tutto, che ha la mentalità e il comportamento da professionista e da adulto pur essendo ancora in età da fuoriquota e avendo fatto solo due annate in D. Per come affronta gli allenamenti è da prendere da esempio e sicuramente è motivante”.
“Sono felice e orgoglioso di rivedere Jack, è un portiere e un ottimo ragazzo – dice a sua volta Spurio – e lo ringrazio per i tanti consigli che mi ha dato non solo nell’anno di Ravenna ma anche nella stagione passata, quando mi ha chiamato spesso e ci siamo confrontati. Abbiamo stabilito un legame io e lui che a Ravenna ci ha fatto lavorare meglio e più sereni: non ho dubbi che ricreeremo questo legame fin da subito anche stavolta”.
La gioia dei due giocatori non sta solo nel ritrovarsi nello stesso spogliatoio, ma anche nel fatto di continuare nel caso di Venturi e di riprendere, nel caso di Spurio, quel feeling e quella sintonia con il mondo Ravenna.
“Sono molto felice perché diamo seguito ad un percorso avviato due anni fa – spiega Venturi – e rivelatosi subito vincente e di questo ringrazio di cuore anche tutto lo staff tecnico che ha lavorato con noi in questi due anni, ma sono anche molto orgoglioso di far parte di questo progetto di ulteriore crescita insieme a chi ha condiviso con me queste esperienze, da Lelj a Selleri e Papa. La società si aspetterà qualcosa di più da noi, abbiamo una responsabilità in più ma siamo pronti a prendercela. Obiettivi? Mantenere la categoria sarà la cosa primaria ma cercheremo tutti di fare meglio dell’annata scorsa in termini di punti e di piazzamento. Ho avuto modo di salutare il nuovo mister in questi giorni; mi è sembrato molto carico, il curriculum parla per lui, porta e garantisce esperienza della categoria e con la sua passione e metodo saprà inculcare un certo tipo di gioco”.
“Quando il ds mi ha chiamato – rivela Spurio – pensavo fosse per un semplice saluto, quando ho sentito che mi proponeva di tornare a giocare qua, non gli ho neanche lasciato finire la frase. Gli ho detto subito sì: firmare il mio primo contratto da professionista con la squadra della mia città è il massimo. Torno con grandissimo entusiasmo, con un’esperienza forte e formativa maturata a Lentigione, dove ho potuto giocare con continuità da titolare, e dove credo di avere fatto anche bene, ma anche con grande umiltà. Per me giocare nel Ravenna è un motivo di orgoglio e voglio farmi trovare pronto per tutte quelle occasioni in cui ci sarà bisogno di me. La C? E’ un bel salto, ma non mi spaventa. Ho visto molte partite del campionato scorso e indubbiamente è un torneo molto difficile ma se il Ravenna ha raggiunto l’obiettivo è perché, da fuori, mi ha trasmesso il senso di una grande coesione e forza di gruppo: quelle che sono servite per vincere la D e quelle che dovremo subito ricreare nella prossima annata per toglierci soddisfazioni”.