La Rete Associativa “Ecologia di Comunità” di Ravenna, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune, organizza per il prossimo lunedì 11 aprile alla Sala Buzzi di Viale Berlinguer 11 a Ravenna, dalle ore 8,30 alle 13,00, un Convegno sulla povertà alimentare a Ravenna, un fenomeno che sta colpendo fasce sociali sempre più ampie della nostra città.
Costituita da oltre una decina di Associazioni ravennati operanti nel volontariato con il comune denominatore dello sviluppo della partecipazione e della responsabilizzazione della cittadinanza, Ecologia di Comunità in questi ultimi anni è stata impegnata nella gestione del Progetto Ricerca ed intervento sulla povertà alimentare nel ravennate. Il Progetto, inserito nell’ambito dei Piani di Zona del Comune di Ravenna, ha come obiettivo quelli di monitorare il fenomeno della povertà alimentare, ma anche di promuovere interventi di lotta allo spreco delle risorse e di inclusione sociale: diffondere la cultura del non spreco; sensibilizzare i soggetti non profit unitamente a quelli profit; superare gli steccati fra povertà e non povertà; promuovere una alimentazione salutare e senza sprechi; contribuire alla formazione di consumatori consapevoli e operatori economici “responsabili”.
Il Convegno dell’11 aprile servirà a diffondere i dati sulla povertà nel territorio del nostro Comune, ma sarà anche un’occasione per fare il punto su quanto fatto in questi anni e per rilanciare le azioni di contrasto a questo preoccupante fenomeno sociale. In apertura di convegno Ecologia di Comunità proporrà infatti l’istituzione di un “Osservatorio permanente” presidiato direttamente dal Comune come strumento di monitoraggio della povertà e di orientamento delle conseguenti politiche di contrasto.
I lavori del Convegno saranno articolati in due sessioni. Nella prima Massimo D’Angelillo, per conto di Ecologia di Comunità e Daniela Biondi, per conto della Caritas Diocesana, presenteranno i Rapporti sulla povertà del 2021, illustrando dati che saranno un elemento determinante per comprendere la dimensione del fenomeno e il grado di risposta necessarie per fronteggiare le emergenze aggravate dalla epidemia, dalle diseguaglianze sociali e ora dall’intreccio fra crisi economica per la scarsità delle risorse e le conseguenze della guerra russa in Ucraina.
Ad aprire la seconda sessione sarà la Dirigente dei Servizi sociali del Comune, Elena Zini, che oltre ad approfondire ulteriormente la conoscenza sulle problematiche sociali in atto, farà il punto sulle politiche e sugli indirizzi della Amministrazione Comunale nell’ambito di questa emergenza sociale.
Di seguito porteranno il loro contributo i responsabili di diverse realtà associative ravennati, da tempo in campo per dare assistenza alle migliaia di persone in difficoltà. In particolare porteranno le criticità e le possibili evoluzioni delle loro esperienze Carla Soprani, Presidente del Comitato Cittadino Antidroga che gestisce l’asilo Notturno “Re di Girgenti”, Paolo Fantini, responsabile della Mensa di Fraternità San Rocco, Dora Casalino, coordinatrice del Progetto “Housing First”. Queste realtà stanno producendo un grande sforzo per quanto attiene la somministrazione diretta di pasti e prodotti alimentari alle persone in difficoltà, grazie anche al contributo ricevuto da imprese, terzo settore e istituzioni, nello spirito di quanto indicato nell’ambito del “Piano Comunale dell’Alimentazione”, già proposto dal Comitato ‘RipensandoRavenna’, oggi più che mai attuale.
Oltre alla dimensione dell’analisi di settore e alle proposte generali dei principali attori per il “contrasto alla povertà alimentare” il Convegno si propone l’obiettivo di affrontare almeno altre due direttrici di rilievo. Per primo Franco Chiarini, coordinatore del Progetto “Piatto Sospeso” presenterà il Rapporto 2021 che, prendendo spunto dalla tradizione partenopea del Caffè Sospeso, ha teso a costruire anche a Ravenna un’integrazione orizzontale fra cittadini, ristoratori/negozi/ produttori e “mense sociali”, capace di generare un circuito virtuoso in grado, una volta a regime, di autoalimentarsi.
L’altro tema di rilievo che si propone il Convegno è quello di far nascere anche a Ravenna una “Cucina Popolare”, cioè un luogo di inclusione sociale in cui riconosciuti le persone in difficoltà riconosciute dai Servizi Sociali del Comune possano usufruire della rete distributiva come qualsiasi cittadini (ristorazione o negozi aperti a tutti). In questi anni Ecologia di Comunità ha dedicato molto impegno per riuscire a dare vita anche a Ravenna ad una simile realtà, che potrebbe rappresentare un luogo di integrazione sociale e interculturale di grande rilievo, analoga alle esperienze delle ‘Cucine Popolari’ diffuse in alcuni centri della nostra Regione. A questo proposito è stata invitato ad intervenire al Convegno Enzo Capellet, Presidente dell’Associazione “Cucine Popolari Cesena Odv” uno degli artefici della recentissima esperienza di Cesena, dove è stato inaugurato un centro con il contributo delle istituzioni, del volontariato e della Diocesi.
I lavori del Convegno infine saranno conclusi da Gianandrea Baroncini, Assessore alle Politiche Sociali. Spetterà a lui il compito di portare a sintesi le problematiche che emergeranno dai diversi interventi, ma anche di esporre le indicazioni sulle azioni e sugli interventi che l’Amministrazione comunale ha in programma di porre in essere per realizzare l’obiettivo contenuto nel Programma di Mandato del Sindaco, Michele de Pascale:
“E’ necessario istituire un comitato permanente tra Amministrazione Comunale, associazionismo, volontariato, GDO, imprese del comparto food/ristorazione e dei mercati ambulanti, per ribadire le centralità del diritto al cibo ed assumere un impegno comune contro lo spreco alimentare” “In particolare, bisogna incoraggiare la creazione di una cultura diffusa per il diritto all’accesso al cibo, favorendo la messa in circolo e lo scambio tra associazioni e organizzazioni del volontariato delle risorse alimentari reperite autonomamente attraverso donazioni, incentivando le azioni messe in atto dai ristoratori e imprese ravennati contro lo spreco alimentare e supportando la sperimentazione e realizzazione di una modalità innovativa di mensa sociale inclusiva sul modello delle “Cucine Popolari” bolognesi”.