“Apprendiamo dalla stampa che il Comune di Ravenna accogliendo le richieste dell’Arcigay, è entrata ufficialmente nella rete “Ready” Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere impegnate nella promozione dei diritti delle persone Lgbt” ha dichiarato Marcello Faustino del Popolo della Famiglia.
“Non troppo tempo fa – ricorda Faustino – il Comune di Piacenza decise invece di uscire da questo progetto e lo fece motivando l’uscita da Ready così: “Questo progetto imponeva modelli di educazione sessuale ai più piccoli che, a nostro avviso, non erano rispettosi dell’autonomia genitoriale e della sensibilità dei bambini”.
“Ravenna – secondo il portavoce di PdF – continua dunque la sua forte politica pro “Gender” nelle scuole e nella società, coltivando e sostenendo sempre più il mondo gay e Lgbt e noi ne prendiamo atto. Prendiamo atto che si sta piano piano, imponendo nelle scuole dei nostri bambini, un indottrinamento sessuale che fino a poco tempo era soltanto impensabile. Immaginiamo – conclude Faustino – solo per un attimo cosa debba significare per un bambino dover ascoltare lezioni di sesso da estranei, con modalità e modelli poi, spesso non condivisi, assolutamente, dalle rispettive famiglie”.