Acquisiti tutti i permessi dagli Enti preposti (Comune, AUSL, VVFF, ARPAE, ecc.) è partito ufficialmente, in via Lago di Albano, il cantiere de La Rosa dei Venti, il nuovo complesso multifunzionale per le necessità residenziali e di cura della popolazione anziana della città di Ravenna.
Il progetto, nato da un’idea del Consorzio omonimo costituito nel 2016 dal Consorzio Solco Ravenna e dalla cooperativa sociale Il Cerchio, rappresenta il più grande investimento del movimento cooperativo del territorio in ambito sociale, stimato in oltre 13.200.000 euro.
“La mission del consorzio Rosa dei Venti è di dare una risposta di qualità ai bisogni di welfare e cura della persona presenti nella città di Ravenna – afferma Antonio Buzzi, presidente Consorzio Solco Ravenna -. Con la Rosa dei Venti il concetto di utente/ospite viene superato: questo sarà un luogo di vita comune per persone anziane, una casa rispettosa della privacy di ciascuno ma anche della voglia e del bisogno di comunità e di interazione con il proprio territorio. Al centro della Rosa dei Venti c’è la persona, con la sua quotidianità, i suoi interessi e desideri, supportato in maniera puntuale con i servizi di cui necessita”.
Il bisogno
Attualmente la disponibilità di Case Residenza per anziani nel territorio è inferiore rispetto alle reali necessità. A questo va aggiunto che le previsioni demografiche della nostra regione prospettano un aumento del 72,56% della popolazione anziana da qui al 2054 (dati Istat). Il progetto della Rosa dei Venti è nato dall’analisi di questo bisogno.
I numeri del progetto
Il nuovo complesso architettonico, che indicativamente sarà operativo entro il 2020, metterà a disposizione 135 posti residenziali (quasi il 50% in camere singole tra cui un nucleo per 18 persone affette da Alzheimer) e si ergerà su una superficie di oltre 15mila metri quadrati, con annessa una grande area verde e un ampio parcheggio. L’investimento complessivo per la costruzione e messa in opera della struttura di oltre 13 milioni di euro prevede un impegno in equity (capitale proprio) pari circa al 50% del totale (al quale concorrono le cooperative Solco, Cerchio, Gemos, Corif, Cmcf, Arco Lavori e i Fondi mutualistici di Confcooperative e Legacoop), mentre il restante è frutto di operazioni finanziarie con vari Istituti di Credito. L’impatto occupazionale previsto ammonta in circa 200 nuovi posti di lavoro tra personale socio-sanitario e servizi ausiliari, oltre all’indotto generato dall’investimento e dalle forniture per la gestione della struttura.
“Siamo orgogliosi di sottolineare come La Rosa dei Venti sia un progetto della cooperazione unita del territorio, un esempio di come l’Alleanza delle Cooperative, a Ravenna, sia una realtà di fatto. Grazie all’impegno del movimento cooperativo è stato possibile finanziare un’iniziativa ad alto impatto sociale, senza alcun contributo pubblico e che per via dell’esiguo ritorno del capitale immobilizzato non è mai entrata nell’interesse degli operatori tradizionali del mercato immobiliare. Di fatto, quindi, il 93% del capitale investito in questa operazione proviene proprio dal mondo cooperativo – sottolinea Buzzi -”.
La struttura
L’originalità del progetto si ritrova anche nella sua forma architettonica, una rosa dei venti per l’appunto, pensata per rispondere ai bisogni delle persone garantendo al contempo la privacy degli spazi individuali, locali per la cura della persona e ampi spazi di socializzazione tra residenti, famigliari e comunità. I risultati sono: un ottimo rapporto tra ambienti interni, verde e spazi aperti; ampi e molteplici luoghi comuni; abbondante apporto di luce naturale; impianti tecnologici ad altissima efficienza; utilizzo di energie alternative (fotovoltaico); ampio utilizzo della domotica e di ausili e attrezzature per il comfort delle persone.