Ravenna di fiumi fantasma è il titolo emblematico di una conversazione sui fiumi, fondamentali per l’insediamento antropologico e la nascita e lo sviluppo delle culture umane; vezzeggiati, curati, domati, deviati, sfruttati, canalizzati – un tempo con rispetto e devozione; onnipresenti nelle rappresentazioni estetiche e letterarie, spesso divinizzati e resi sacri; ma più di recente, con gli sfruttamenti senza criterio dell’ambiente naturale, maltrattati, inquinati e avvelenati. Si prendono talvolta la rivincita, inondando impietosamente le città che li hanno imbrigliati e cementificati. Ma i fiumi vivono secondo natura: scorrono e respirano, si gonfiano e si inaridiscono, e la loro misura (per noi dismisura) ha la cifra della necessità.
Nicola Montalbini, artista raffinatissimo e profondo conoscitore della storia ravennate dialogherà con Francesca Masi, direttrice della Fondazione RavennAntica e appassionata lettrice di Dante, proprio alla ricerca di questa valenza emblematica legata ad un profondo significato. Sullo sfondo di un progetto artistico dedicato alla rappresentazione dei fiumi di questo territorio, alla loro scomparsa e segreta presenza si intreccerà la descrizione dei fiumi che Dante incontra nel viaggio oltremondano, un preciso sistema idrografico, che è al contempo elemento geografico e strumento di pena e scorrono ora visibili ora invisibili, dall’Acheronte alla fiume di luce degli ultimi canti del Paradiso in una narrazione di cui il Dante personaggio è protagonista perchè proprio il singolare modo di valicare ogni fiume incontrato ne determina l’individualità.
La conferenza sarà preceduta, alle ore 10.30, da una visita guidata gratuita a libera aggregazione tenuta da Nicola Montalbini, nel corso della quale verranno introdotte le tematiche affrontate nella conversazione.