Le istituzioni culturali, durante e dopo la pandemia, hanno affrontato una situazione particolarmente critica che ha portato necessariamente ad una diminuzione nella fruizione degli spazi e dei servizi culturali offerti.
In un questo quadro che speriamo sia alle spalle, la ripresa della socialità e delle abitudini culturali non è ripartita con la stessa rapidità, per cui è vitale che il Comune abbia fra le proprie priorità quella di incentivare la frequenza dei luoghi della cultura da parte delle cittadine e cittadini.
Lo scenario che si apre nell’approvare il bilancio di previsione del 2022 per la Biblioteca Classense vede una conferma dei trasferimenti del Comune per le attività della biblioteca, segno di un impegno concreto e costante nella ripresa delle molteplici iniziative che caratterizzano l’offerta culturale della nostra città.
Un impegno importante – che come Ravenna Coraggiosa sosteniamo con forza – è quello rivolto alla creazione e alla strutturazione delle biblioteche decentrate nel forese e nei plessi scolastici, perché diventino sempre più integrate nel sistema delle biblioteche pubbliche, aperte alle cittadine e ai cittadini del territorio, a partire dai più piccoli; ribadiamo quindi la necessità di intervenire strutturalmente sulla lettura precoce conservando il kit di lettura e l’impegno verso la valorizzazione del bilinguismo.
In merito alle biblioteche scolastiche, Ravenna Coraggiosa vuole indicare come obiettivo per i prossimi anni che Ravenna diventi il primo Comune che investe facendole funzionare con la presenza del personale bibliotecario e la consulenza e coordinamento della biblioteca pubblica.
Le biblioteche, quindi, è bene che continuino ad essere (e sempre più siano) centri propulsori di attività culturali e didattiche, uno spazio dove la comunità possa accedere per una formazione continua, uno spazio dinamico sul piano culturale, sociale e civico.
Il Mar si avvia invece verso un processo di ridefinizione che vedrà nel 2022 da un lato il ritorno della Biennale del Mosaico, dall’altro un investimento nella valorizzazione del patrimonio e della collezione permanente della pinacoteca, con l’allestimento anche di opere attualmente non esposte.
Questo percorso vede il Mar come uno spazio aperto alla città e per la città, che venga frequentato abitualmente da cittadini e cittadine, ospitando una pluralità di eventi culturali, artistici, musicali, ai quali anche la riapertura della caffetteria (che auspichiamo possa avvenire in tempi celeri) può sicuramente giovare ad una fruibilità maggiore dello spazio, come avviene già in molte altre realtà espositive in Italia e all’estero.