Nella seduta di martedì scorso del Consiglio Comunale, Ravenna Coraggiosa ha presentato un “question time” in merito alla pista su ghiaccio che verrà installata in Piazza Kennedy nell’ambito del progetto di Confesercenti “Kennedy on ice”, compartecipato, come ogni anno, dal Comune di Ravenna.
“Lo abbiamo fatto nella consapevolezza che questo sarà un inverno difficile – spiegano Francesca Impellizzeri e Luca cortesi, del gruppo consiliare Ravenna Coraggiosa -. Anche a nostro avviso le attività volte a riportare vitalità e socialità nel centro storico sono fondamentali, tanto più in un contesto come quello attuale in cui le imprese e la comunità nel suo complesso sono state messe a dura prova prima dalla pandemia e ora dal ritorno della guerra ai confini dell’Europa. Ma non deve passare in secondo piano che l’aumento dei costi energetici e gli effetti dei cambiamenti climatici impongono la necessità di provare a mandare anche messaggi che vadano nella giusta direzione del risparmio dei consumi e del rispetto dell’ambiente”.
Nell’introduzione al tema, il consigliere Luca Cortesi ha infatti sottolineato come la situazione attuale debba tenere conto da un lato un aumento delle temperature medie a causa dei cambiamenti climatici in atto (e di conseguenza inverni più miti negli ultimi anni), dall’altro della crisi energetica in atto (aggravata anche dalla guerra in Ucraina) che ha portato enti pubblici e privati ad un impegno nel ridurre i consumi di riscaldamento ed energia elettrica. In questo senso è stato approvato anche un ordine del giorno dal Consiglio Comunale il 25 ottobre scorso.
Considerando anche l’appello di una classe di studenti che chiedeva un ripensamento in merito proponendo soluzioni alternative alla pista su ghiaccio e le scelte su questioni analoghe compiute in questi giorni da altri Comuni, Cortesi ha chiesto all’assessore Costantini se non ritenesse la pista un’attività energivora e in contrasto con le temperature esterne non particolarmente rigide, e se si fossero prese in esame altre alternative al raffreddamento per la realizzazione dello strato di ghiaccio.
Nella sua risposta l’assessore, oltre a ribadire la grande attrattività della pista e la conseguente ricaduta economica sugli esercenti del centro storico, ha precisato innanzitutto che le spese energetiche (come negli anni scorsi) sono a carico del privato che gestirà la pista e non sostenute dal Comune, che conferma una compartecipazione complessiva sulle iniziative del Natale tra cui la pista. Inoltre è stata richiesta l’installazione di un motore più performante e quindi con consumi ridotti rispetto al passato, a cui si aggiunge anche la richiesta di una compensazione ambientale in alberi da piantumare.
“A nostro avviso gli aspetti menzionati dall’assessore sono certamente positivi – replicano i consiglieri di Ravenna Coraggiosa -: delineano anche una situazione differente rispetto ad altri Comuni che erano intestatari delle bollette, e non se ne vuole sminuire la portata; così come l’efficientamento del motore, il passaggio alle tecnologie al led per le luminarie e la revisione degli orari di accensione e spegnimento delle stesse, sono tutte misure lodevoli che vanno nella direzione da noi auspicata.
Riteniamo comunque che la discussione avviata quest’anno sulla pista debba portare a riorientare nel tempo alcune scelte dell’amministrazione nell’ottica del risparmio energetico. Allo stesso modo è importante che anche i progetti di privati o enti che andiamo a compartecipare in un momento così difficile per l’ente e la comunità siano indirizzati sempre verso buone pratiche di rispetto ambientale e risparmio energetico.
Nonostante questi aspetti continuiamo a ritenere che la decisione di non installare la pista su ghiaccio e cercare altre soluzioni fosse quella più opportuna e siamo convinti che Ravenna sia una comunità matura in cui i cittadini (a partire anche dai più giovani, come dimostrato dalla sensibilità ambientale espressa nella lettera degli studenti) avrebbero compreso e condiviso questa scelta”.