Come Ravenna Coraggiosa esprimiamo il nostro vivo apprezzamento per la riapertura del nuovo Ponte Teodorico, realizzato dintesa tra le Ferrovie dello Stato e il Comune di Ravenna, per la qualità della sua realizzazione e per la giusta attenzione a favorire l’utilizzo del ponte, con corsie apposite da entrambi i lati, da parte di ciclisti, pedoni, disabili ecc.

Siamo rimasti invece fortemente e negativamente sorpresi per la proposta avanzata dall’opposizione di destra in Consiglio Comunale, normalmente divisa su tutto, di mantenere aperto, anche dopo l’emergenza del rifacimento del Ponte, il traffico veicolare lungo l’asse di via di Roma.

Una proposta arretrata e assurda non solo perché anni fa l’interruzione del traffico di attraversamento di via di Roma e via Guaccimanni fu deciso a larghissima maggioranza dai cittadini di Ravenna, ma perché il tratto di cui stiamo parlando in via di Roma è nel cuore del centro storico commerciale e turistico e presenta monumenti storici di valore straordinario quali Sant’Apollinare Nuovo e il cosiddetto “Palazzo di Teodorico”.

Una proposta che rivela in modo evidente il carattere davvero retrò della destra su temi nevralgici come la mobilità sostenibile, la qualità e la fruibilità della nostra città.

Mentre in tutta Europa di stanno moltiplicando le esperienze di città eco-sostenibili per la drastica riduzione dell’inquinamento e dove i centri storici sono sostanzialmente riservati a pedoni, biciclette e mezzi pubblici a emissioni zero, mentre anche in Italia e a Ravenna abbiamo conosciuto un vero e proprio boom della bicicletta “muscolare” o a pedalata assistita, la destra sa riproporci la città dominata dall’automobile anche in pieno centro storico.

Ravenna è una città di medie dimensioni, con un centro storico bellissimo e dall’estensione contenuta, facilmente raggiungile in ogni punto a piedi o in bicicletta (disponibile anche a noleggio grazie a numerosi bike sharing), dotata di numerosi parcheggi vicini al centro. Un centro in cui accanto alle attività commerciali sono cresciute, anche in questi durissimi mesi che stiamo vivendo, tante tipologie di attività di ristorazione e pubblici esercizi che in questi mesi hanno utilizzato nuovi spazi per la somministrazione all’aperto, molto gradita da cittadini, giovani e turisti.

Un centro dunque che non ha bisogno di ritorni indietro ma di uscire al più presto dall’emergenza-pandemia e semmai di passi avanti innovativi nella direzione indicata dalle linee del Next Genaration EU.

Come Coraggiosa, ad esempio, riproponiamo la necessità di attivare il più presto possibile linee cadenzate di bus elettrici, che possono essere acquistati con i nuovi fondi regionali e nazionali, che dai parcheggi scambiatori portino cittadini e turisti verso il nostro Centro storico e verso i nostri Lidi con le loro attività economiche, commerciali, turistiche e culturali.

E ribadiamo la necessità di completare, “rimagliare” e rendere sicuri i percorsi ciclabili che da tutti i quartieri cittadini ma anche dalla cintura delle prime località del forese portino al nostro centro storico (e al mare).