Favorire la creazione di un meta distretto culturale adriatico dotato di una strategia unica, coordinata e integrata e il cui obiettivo sia quello di promuovere e valorizzare le risorse culturali e ambientali dell’area di progetto in una logica sostenibile e condivisa con le comunità è l’idea alla base del progetto europeo Value Plus, recentemente approvato e di cui il Comune di Ravenna è capofila. Il progetto è stato candidato dallo stesso Comune di Ravenna nell’ambito del programma Interreg Italia-Croazia, area tematica 4 “Cultura e turismo per lo sviluppo sostenibile”.
Oltre al Comune di Ravenna il partenariato italo-croato coinvolge altri sette partner: l’Ente Parco Delta del Po Veneto, la Regione Emilia Romagna, il comune pugliese di Patù e l’Istituto Delta Ecologia Applicata di Ferrara per l’Italia; le municipalità di Cres, Dubrovnick e Medulin sul versante croato. Il progetto prevede inoltre alcune azioni di valorizzazione su attrattori culturali del Comune di Cervia e Comacchio. Il finanziamento complessivo ammonta a 2.749.570 euro. La parte più consistente, pari a 657.000 euro, è riservata al Comune di Ravenna.
Ogni soggetto del distretto si doterà, a sua volta, di un piano d’azione che si armonizzerà con la strategia complessiva. Per l’Italia il cuore pulsante del progetto è rappresentato dall’area che coincide con il delta del Po, un territorio unico, che in ambienti relativamente circoscritti presenta una straordinaria concentrazione di attrattori culturali e ambientali dalle potenzialità non ancora compiutamente espresse. Attraverso il distretto si ci prefigge di sviluppare tali potenzialità sostenendo opportunità di lavoro, in contesti come quello culturale e turistico, tradizionalmente interessanti per giovani e donne. Non si pensa alla nascita di nuove entità giuridiche, quanto piuttosto alla strutturazione di luoghi di confronto che consentano di sviluppare strategie condivise e coordinate massimizzando le azioni dei singoli soggetti integrati nel distretto. L’obiettivo è inoltre quello di condividere buone prassi incentivando un’innovazione attenta al territorio e alle dinamiche ambientali. Un distretto che si affermi in sostanza quale grande e diffuso laboratorio di idee, proiettato verso il futuro, attento alla sostenibilità e al benessere dei membri delle sue comunità.
“Si tratta – commenta l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia – di un grande progetto di sistema che si prefigge di tracciare gli assi di sviluppo per il prossimo futuro puntando sull’innovazione, sulla sostenibilità e sulla partecipazione. Per Ravenna le azioni si concentreranno sul Mar, concepito come vero e proprio hub culturale, centro di innovazione e sperimentazione. Presso il museo, dove il progetto è stato concepito in collaborazione con l’ufficio Politiche europee, verranno in primo luogo sperimentate soluzioni innovative nella fruizione dei beni culturali, destinate ad ampliare l’offerta museale, verrà allestita una project room, spazio di sperimentazione destinato preminentemente ai giovani, verranno acquisite nuove dotazioni tecnologiche e allestiti nuovi spazi espositivi. Il Mar si conferma luogo di trasformazione e in continua evoluzione, espandendo così l’idea tradizionale del museo, che diviene sempre più una vera e propria piattaforma di socialità, inclusiva e partecipativa, aperta a tutte le componenti della comunità”.
Grande attenzione sarà inoltre riservata al capitale umano, con la previsione di una summerschool internazionale dedicata a studenti universitari e una serie di laboratori e workshop dedicati al mondo del turismo e alla filiera delle imprese culturali e creative. Il percorso sarà accompagnato dall’Università di Bologna e dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna. È prevista infine la mappatura delle risorse territoriali e la loro promozione su una piattaforma dedicata. Specifica attenzione verrà riservata al turismo con la previsione di un eductour internazionale riservato alla stampa di settore.