ella seduta di venerdì 11 marzo (per chi volesse vederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc) il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio di previsione 2022/2024 e le delibere ad esso collegate con le seguenti votazioni: “Approvazione bilancio di previsione 2022-2024”, “Addizionale comunale Irpef. Approvazione regolamento e determinazione aliquote per l’anno 2022”, “Definizione della percentuale di copertura dei costi complessivi dei servizi a domanda individuale per l’esercizio 2022” con 23 voti favorevoli (Pd, Lista de Pascale, Ravenna Coraggiosa, Pri, Movimento 5 Stelle) e 1 contrario (Lista per Ravenna-Polo civico popolare).
La delibera “Approvazione documento unico di programmazione (Dup) 2022-2024” è stata approvata all’unanimità con i 23 voti di Pd, Lista de Pascale, Ravenna Coraggiosa, Pri, Movimento 5 Stelle. Sono stati anche votati 4 emendamenti (scaricabili dal link) presentati da Veronica Verlicchi (La Pigna-Città-Forse e lidi) tutti respinti con la medesima votazione: 23 voti contrari (Pd, Lista de Pascale, Ravenna Coraggiosa, Pri, Movimento 5 Stelle) e il voto favorevole di Lista per Ravenna-Polo civico popolare. Per le delibere nelle loro linee generali, che sono state illustrate dall’assessora al Bilancio Livia Molducci, si rimanda ad un precedente comunicato al link https://bit.ly/3pOybxn.
Prima delle votazioni, durante la discussione, la consigliera Veronica Verlicchi (La Pigna-Città-Forse e lidi) ha chiesto una verifica relativa all’art. 71 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale e del Testo unico degli enti locali ritenendo impropria la partecipazione alla discussione e alla conseguente votazione del bilancio previsionale del consigliere del Pd Idio Baldrati essendo presidente della cooperativa La Pieve e componente del cda della cooperativa II Solco, soggetti beneficiari di risorse comunali. Giacomo Ercolani (Lega Salvini premier) ha presentato una mozione che chiedeva di invalidare la seduta consigliare. Come da regolamento sulla mozione è intervenuto anche, come rappresentante della maggioranza, Massimo Cameliani (Pd) che ha evidenziato la non incompatibilità perché il bilancio rientra fra i provvedimenti normativi di carattere generale e, di conseguenza, non risulta una relazione fra il contenuto della delibera e gli interessi specifici del consigliere.
La mozione è stata respinta con 22 voti contrari (Pd, Lista de Pascale, Ravenna Coraggiosa, Pri, Movimento 5 Stelle), 5 a favore (La Pigna-Città-Forse e lidi, Forza Italia Berlusconi per Ancarani-Primavera Ravenna, Angelo Nicola Di Pasquale di Fratelli d’Italia, Gianfilippo Nicola Rolando della Lega Salvini premier, Filippo Donati di Viva Ravenna) e 1 astenuto (Idio Baldrati del Pd).In merito alla mozione i consiglieri di minoranza hanno lasciato l’aula, ad esclusione di Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna-Polo civico popolare).
Sono intervenuti nella discussione, nelle due sedute di Consiglio dell’8 e dell’11 marzo: Veronica Verlicchi (La Pigna-Città-Forse e lidi), Renato Esposito (Fratelli d’Italia), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna-Polo civico popolare), Alberto Ferrero (Fratelli d’Italia), Idio Baldrati (Pd), Luca Cortesi (Ravenna Coraggiosa), Giacomo Ercolani (Lega Salvini premier), Daniele Perini (Lista de Pascale), Massimo Cameliani (Pd), Chiara Francesconi (Pri), Alessandra Folli (Pd), Davide Buonocore (Lista de Pascale), Andrea Vasi (Pri), Livia Molducci (assessora al Bilancio), Federica Del Conte (assessora ai Lavori pubblici), Alberto Lubrano (dirigente responsabile U.o. controllo di gestione e partecipazioni).
Il gruppo La Pigna-Città-Forse e lidi, esprimendo parere negativo alle delibere, ha chiesto, come evidenziato negli emendamenti presentati, la riduzione della tassa rifiuti per le imprese e famiglie in difficoltà, di utilizzare le risorse derivanti da infrazioni dal codice della strada per la messa in sicurezza delle strade comunali e la riduzione del contributo di RavennAntica che ha ottenuto una maggiorazione per coprire spese di aumento del personale al di fuori della previsione statutaria.
Il gruppo Fratelli d’Italia, non condividendo l’idea di futuro di questa Amministrazione, ha lamentato l’eccessiva distribuzione sul territorio degli autovelox per fare cassa e ha evidenziato gli importanti tagli in capitoli di spesa che andrebbero maggiormente sostenuti come, ad esempio, le attività culturali, l’inclusione, l’inquinamento, le strade, l’edilizia residenziale popolare. Ha sottolineato che si deve trovare la possibilità di rendere la città attrattiva così che gli introiti riescano a gestire i bisogni, abbattendo l’addizionale Irpef.
Il gruppo Lista per Ravenna-Polo civico popolare ha evidenziato numerosi punti critici: troppi fondi per servizi affidati esternamente e per la sistemazione di strade vecchie; lavori in grande ritardo o non ancora iniziati come il ponte sui Fiumi uniti, la pista ciclabile tra Ponte Nuovo e Madonna dell’Albero. Ha, inoltre, sottolineato di condividere quanto scritto dai revisori dei conti sul valutare l’effettivo bisogno di personale per gestire i fondi del Pnrr senza che la macchina amministrativa vada in difficoltà.
Il gruppo Pd ha stigmatizzato il comportamento della minoranza che ha abbandonato l’aula anziché votare il bilancio, il documento più importante. Ha evidenziato come non ci sia un aumento della tassazione a fronte del mantenimento della qualità dei servizi al netto di minori risorse disponibili per ambiti di grande importanza per la comunità come il sociale, la cultura, lo sport, le famiglie, il tessuto economico. Ha sottolineato, inoltre, il grande sostengo alla popolazione e alle categorie colpite dalla crisi che poche amministrazioni sono state in grado di permettersi.
Il gruppo Ravenna Coraggiosa ha rilevato come il primo bilancio di previsione del secondo mandato del sindaco de Pascale si apre in una situazione di difficoltà dovuta al contingente contesto che condiziona in maniera importante le capacità di spesa del Comune, ma confida che nel prossimo assestamento di bilancio ci sia la possibilità di orientare le risorse dove è più necessario, mantenendo comunque gli impegni presi con i cittadini che hanno dato fiducia alla coalizione: investire risorse nella scuola, nei servizi sociali e nella transizione ecologica.
Il gruppo Lista de Pascale ha fatto notare come in 70 anni di politica democratica di questa comunità non è mai accaduto che l’opposizione abbia abbandonato i banchi non votando il bilancio.
Un bilancio che non prevede l’aumento delle tasse garantendo servizi di alto livello in ambito educativo, sociale, sportivo e per le famiglie, evidenziando lo spirito solidale che anche in questi giorni sta contraddistinguendo l’Amministrazione nell’accoglienza dei profughi ucraini. Infine, ha portato all’attenzione il fatto che tutti i Consigli territoriali si siano espressi positivamente sul bilancio.
Il gruppo Pri ha affermato che nel bilancio c’è attenzione al sociale, alla scuola, alle famiglie, alle imprese, alla cultura in linea con la precedente consiliatura, che ha saputo avere una indiscutibile attenzione verso quei settori messi in crisi dalla pandemia, come la ristorazione. Inoltre, ha evidenziato le importanti risorse nei lavori pubblici da cui emerge la convinzione che il piando degli investimenti sarà l’arma più forte per la ripresa.