Una “giusta transizione”. Questo il core al centro della manifestazione OMC MED Energy Conference dedicata all’energia che prenderà il via martedì 24 ottobre fino a giovedì 26 ottobre a Ravenna, nel nuovo calendario riprogrammato a seguito dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna lo scorso maggio.
La manifestazione dell’energia, consolidata nel panorama energetico globale e attesa dai protagonisti del settore, conferma Ravenna al centro dell’agenda energetica globale e mediterranea. Operatori del settore energetico, stakeholders e istituzioni italiane e internazionali tornano a riunirsi per dialogare e confrontarsi su transizione energetica, strategie di decarbonizzazione e sicurezza energetica.
OMC MED Energy Conference si conferma anche per questa edizione spazio e occasione di dialogo, trasformando Ravenna nel principale hub di dibattito sull’energia del Mediterraneo, punto nevralgico di incontro tra Nord e Sud del mondo, dove costruire soluzioni concrete e creare nuovi modelli di business che puntino alla transizione energetica e assicurino la sicurezza energetica, la competitività e la sostenibilità.
Un appuntamento immancabile nell’agenda energetica internazionale di incontri istituzionali, opportunità di networking e partnership tra i protagonisti del settore energetico e che quest’anno celebra, inoltre, il suo trentennale. Un anniversario significativo che per l’occasione rinnova OMC MED Energy in una nuova identità visiva che raccoglie il percorso fatto dal 1993 fino a oggi e che fa della manifestazione punto di riferimento dell’industria energetica globale.
Una tre giorni in cui i protagonisti del settore, stakeholders internazionali e istituzioni si incontrano per confrontarsi e mettere insieme le idee sull’energia del futuro. Tra le presenze istituzionali italiane ed europee: Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica); Antonio Tajani (Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) e Kadri Simson (Commissaria europea per l’Energia).
“Sono felice di aprire questa nuova edizione di OMC MED Energy e ritrovarci a Ravenna in autunno, città che si è affermata, ormai a tutti gli effetti, hub consolidato del dibattito energetico internazionale non solo per noi, ma per l’intero settore coinvolto. E giunta al suo 30° anniversario, OMC MED Energy si presta a diventare un punto di riferimento per i Paesi del Mediterraneo che rappresenta, oggi, il vero ponte tra il Nord e il Sud del mondo”, afferma Monica Spada, Presidente di OMC MED Energy. “Con l’edizione di quest’anno, vogliamo essere sempre più un vero e proprio laboratorio per la creazione di nuove e innovative imprese che puntano alla transizione energetica, garantendo sicurezza energetica, competitività e sostenibilità. Con queste premesse e con l’ambizione che caratterizza la storia di OMC MED Energy, siamo orgogliosi di darci appuntamento a Ravenna: un’occasione per riportare la città e il suo tessuto industriale al centro del dialogo internazionale.”
OMC MED Energy Conference conferma, inoltre, l’impegno per un futuro a misura delle giovani generazioni con la novità dell’Innovation Room, realizzata con il supporto di Accenture, partner dell’iniziativa. Un’area dedicata all’interno degli spazi della manifestazione dove studenti delle scuole superiori, Università, Centri di ricerca, start-up ed esperti potranno confrontarsi tra loro e, insieme alle aziende, sviluppare idee, trasformarle in progetti e ideare soluzioni per le sfide energetiche del futuro.
OMC MED Energy punta così a consolidare il ruolo di hub di confronto, ma soprattutto di alleanze e partnership, strategiche per investire sull’energia del futuro. Nell’anno del suo trentesimo anniversario di attività e in occasione dell’edizione che più di ogni altra ha messo al centro del dibattito le nuove generazioni, OMC MED Energy ha lanciato la sfida di progettare un nuovo logo, raccolta e messa a terra dalla Libera Accademia di Belle Arti di Rimini (LABA). Rafforzando i concetti di futuro e transizione, il nuovo logo di OMC MED Energy racconta l’Umanesimo, mettendo al centro proprio l’uomo consapevole del proprio passato e delle nuove esigenze del pianeta.