Aveva girato vari centri oculistici europei e le avevano detto che, nel suo caso particolare, per il suo distacco di retina non si poteva intervenire. Operata all’Ospedale “Santa Maria delle Croci”, sta avendo un buon decorso e la prognosi sarà verosimilmente positiva.
Si tratta di una giovane donna di 39 anni, bulgara, affetta da una grave e rara forma di distacco di retina complicato e oltretutto portatrice di una cheratoprotesi permanente (impiantata per una pregressa grave patologia corneale), nell’unico occhio vedente. Tale patologia è una complicanza devastante dal punto di vista visivo per questi pazienti, sia per la gravità del problema in sé, sia per la difficoltà a procedere chirurgicamente. In tali pazienti infatti, a causa di patologie infiammatorie o traumatiche, viene impiantata una lente che sostituisce la cornea malata, che viene ricoperta da mucosa buccale o cartilagine autologa, per evitare il rigetto. Ciò permette spesso un buon recupero visivo ma, essendo il diametro della protesi di circa 3 millimetri, si riduce notevolmente la possibilità di poter controllare ed intervenire sul segmento posteriore dell’occhio (la retina) quando, come in questo caso, ciò si rende necessario. A causa di questa difficoltà pre e intra-operatoria, la paziente era stata già visitata in precedenza in Grecia, Spagna e Inghilterra (presso un prestigioso Ospedale Oftalmico londinese) dove era stata giudicata inoperabile.
Dopo questi consulti è stata inviata dai colleghi oculisti di Sofia per un ultimo consulto al dottor Paolo Rossini, referente della chirurgia vitreo-retinica del reparto di Oculistica ravennate, diretto dal dottor Domenico D’Eliseo. Giunta a Ravenna, la paziente è stata visitata e quindi sottoposta dal dottor Rossini ad un delicato e complesso intervento di vitrectomia, durato circa 4 ore. L’intervento, come di routine per gli interventi sulla retina effettuati a Ravenna, è stato eseguito con tecnica mini-invasiva e ha permesso di riattaccare la retina, eseguire il trattamento laser per “saldarla” e mantenerla aderente mediante l’utilizzo di olio di silicone. L’indomani, dopo aver avuto conferma dai medici di un decorso post-operatorio regolare, la paziente è stata dimessa ed è potuta rientrare in Bulgaria. Nei giorni scorsi la conferma che il decorso post – operatorio sta procedendo bene.
Grande soddisfazione per il risultato ottenuto è stata espressa dai medici D’Eliseo e Rossini. Un analogo interventi di chirurgia super-specialistica (il paziente, con analoga problematica, proveniva dal Piemonte), è stato operato sempre dal dottor Rossini nel 2015. E tutto ciò è reso possibile grazie al continuo e alto livello di aggiornamento scientifico e tecnologico che l’AUSL Romagna consente di mantenere ai medici del reparto, confermando l’Oculistica di Ravenna un Centro di riferimento per le patologie vitreo-retiniche e della cornea.