In virtù dei contenuti del decreto ministeriale 21.02.1996 è stata avviata, per l’anno 2024, una proficua cooperazione tra la sezione di Polizia Stradale di Ravenna, dipendente dal compartimento di Bologna, e la Guardia Costiera di Ravenna, ai fini dell’aggiornamento professionale dei militari, in materia di abilitazione nei settoriali servizi di polizia stradale, normalmente svolti negli ambiti demaniali marittimi e portuali.

Gli esperti operatori della polizia stradale di Ravenna, diretti dal Commissario Capo dott. Davide Pani, nel corso dello scorso mese di maggio, hanno svolto mirati moduli formativi inerenti sia il codice della strada che la connessa regolamentazione di settore, in favore di una congrua aliquota di militari appartenenti ai Comandi del Compartimento Marittimo di Ravenna.

L’attività didattica, oltre ad approfondire le tematiche di carattere teorico, ha visto anche lo sviluppo di appositi servizi congiunti su strada, mediante predisposizione di posti di controllo in corrispondenza dei tratti di viabilità di principale interesse portuale, con particolare attenzione al trasporto di persone e merci, oggetto di specifici controlli.

Tale particolare categoria di veicoli difatti ricade nell’ambito del regolamento CE 15/03/2006, n. 561, il quale disciplina i periodi di guida, le interruzioni ed i periodi di riposo per i conducenti, al fine di armonizzare le condizioni di concorrenza fra diversi modi di trasporto terrestre, nonché di migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza stradale, per cui, d’intesa tra i Dicasteri dell’Interno e dei Trasporti e della Navigazione, viene ad essere periodicamente implementato il concorso di tutti gli organi di Polizia Stradale a ciò abilitati.

Il Direttore Marittimo dell’Emilia-Romagna, C.V.(CP) Michele MALTESE, ha confermato che il qualificato contributo reso dalla Polizia Stradale ha rappresentato un indubbio valore aggiunto per l’accrescimento delle competenze professionali dei militari operanti ed il periodico aggiornamento delle stesse costituisce un indispensabile patrimonio ed ausilio all’ordinario svolgimento delle attività di servizio, a tutela della collettività.