20/05/2018 – Anche quest’anno Ravenna Festival si prepara a incontrare i ragazzi fra gli 8 e i 18 anni che hanno risposto all’invito di Cristina Mazzavillani Muti: dal 21 al 29 maggio – dalle 14 alle 19 – saliranno sul palcoscenico del Teatro Alighieri per il percorso “Alla scoperta delle energie creative della Romagna” e potranno condividere la propria passione con la Direzione del Festival, ma anche con il pubblico che avrà libero accesso alle audizioni. Continua così lo straordinario censimento delle giovani energie del territorio, a cui è offerta la possibilità di mettersi in gioco su un prestigioso palcoscenico e di ricevere suggerimenti e consigli; una chance per la Città di scoprire i nuovi paesaggi della creatività, una geografia composta di sogni e dedizione.
We Have a Dream, recita la XXIX edizione di Ravenna Festival; un sogno che non sarebbe tale senza il desiderio di specchiarsi anche nello sguardo dei più giovani. Dopo tutto, dove vive un Festival? La manifestazione che ogni anno fa della città di Ravenna un grande palcoscenico – “abitandone” i luoghi ricchissimi di storia e bellezza con un intenso programma di eventi – non vive solo di spazi fisici: esistono altri spazi, più difficili da circoscrivere e da osservare, che sono definiti dall’entusiasmo dei giovani che scoprono, studiano, amano le arti.
Sul palco del Teatro Alighieri, luogo simbolo della città e del Festival, singoli e gruppi – iscritti senza preselezione – si esibiranno senza limiti alle discipline artistiche presentate né ai contenuti. Chi al pianoforte e chi alla batteria, altri al violino, alla tromba o alla chitarra; sulle punte o misurandosi con la danza contemporanea, l’hip hop, la break-dance e – perché no? – la ginnastica ritmica; c’è chi canta – dalla lirica alla musica pop – e chi recita, chi sceglie il jazz, la musica elettronica o il disegno. Otto giorni di incontri, per scoprire i sogni di questi ragazzi e dare loro la possibilità di farsi conoscere; ma anche otto giorni durante i quali il Teatro aprirà le proprie porte alla Città, accessibile a chiunque voglia assistere alle audizioni. E otto giorni per respirare già il clima del Festival, prima di tuffarsi nel ricco programma di concerti ed eventi dal 1 giugno al 22 luglio.
“Mettere in campo queste energie è il sistema più fecondo per lavorare in seno alla nostra comunità, sottolinea Cristina Muti, e voglio continuare questo percorso, che in modi diversi ha sempre accompagnato il mio modo di essere. Un Festival che voglia essere un punto di riferimento per tutti coloro che amano la musica e l’arte non vive soltanto di grandi interpreti internazionali e grandi produzioni, ma anche di sensibilità e attenzione per quelle giovani energie creative che germogliano proprio sotto i nostri occhi”. Energie che non solo germogliano, ma crescono: vale la pena notare infatti che molti dei ragazzi che hanno già partecipato all’iniziativa nel 2017 si ripresentano quest’anno – una possibilità esplicitamente ammessa dalla chiamata – offrendo così l’occasione per valutare assieme il cambiamento.