La Polizia di Stato ha arrestato S.A., cittadino marocchino 33enne residente a Ravenna, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Ieri sera gli agenti delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico della Questura di Ravenna, poiché era stato segnalato un intenso via vai di giovani in un palazzo del quartiere Darsena, hanno effettuato un controllo ad uno degli appartamenti dello stabile al cui interno è stato identificato il cittadino straniero 33enne, originario del Marocco, S.A., in regola con le norme sul soggiorno degli stranieri in Italia.
La conseguente verifica effettuata all’interno dell’abitazione ha permesso ai poliziotti di rinvenire e sequestrare, complessivamente, circa 10 grammi di eroina già frammentata, un telefono cellulare, una bilancia elettronica di precisione e materiale per il confezionamento delle droga.
S.A. è stato quindi condotto in Questura e dichiarato in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; nei suoi confronti è stata applicata la misura pre-cautelare degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Mentre erano in corso le attività di verifica all’appartamento di S.A., i poliziotti hanno identificato un 43enne cittadino straniero che si accingeva ad entrare nello stabile.
L’uomo si è dichiarato privo di documenti ed ha declinato agli agenti le proprie generalità che sono però risultate inesistenti.
Un approfondimento attraverso il foto segnalamento dattiloscopico e la verifica delle impronte digitali nel sistema A.F.I.S. hanno consentito di accertare che lo straniero, risultato non in regola con le norme del Testo Unico dell’Immigrazione aveva dichiarato false generalità e che nel maggio del 2018 le autorità diplomatiche della Tunisia avevano comunicato che le esatte generalità dell’uomo erano quelle del 43enne C.M. che è stato quindi arrestato per il reato di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità personale.
C.M. è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa della convalida dell’arresto.