Nuovo appuntamento con i Matinée Musicali al MIC Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, domenica 6 marzo (ore 11.15), nell’ambito della X edizione della stagione ERF&TeatroMasiniMusica, con un concerto del Quartetto di Venezia, tra le compagini più note e apprezzate del panorama cameristico internazionale, che ha appena festeggiato i quarant’anni di attività, insieme al celebre clarinettista sloveno Darko Brlek in un programma dedicato ai brani più belli per clarinetto e archi di Wolfgang Amadeus Mozart e Claude Debussy di cui sarà suonata in prima esecuzione italiana la Première Rhapsodie nella versione per clarinetto e quartetto d’archi.
Il concerto si apre e chiude con Mozart: in apertura il suo Quartetto per archi K. 465 “delle dissonanze”, ultimo dei sei quartetti dedicati al grande maestro Franz Joseph Haydn che Mozart aveva conosciuto durante il suo soggiorno a Vienna e di cui aveva una grande venerazione. L’appellativo “delle dissonanze” deriva dalle battute iniziali del primo movimento, note lunghe, tese, dissonanti che, per la loro audacia, all’epoca sconcertarono viennesi, critici e studiosi, tanto che furono avanzate proposte affinché Mozart modificasse almeno la seconda e la sesta battuta, giudicate troppo all’avanguardia. A chiudere il concerto, il quintetto K. 581, un meraviglioso brano per clarinetto e quartetto d’archi dove la profondità e l’ampiezza del suono del clarinetto si fonde in maniera mirabile con la delicatezza del quartetto d’archi esprimendo un senso di grande serenità.
I due brani mozartiani sono separati tra loro da un brano che propone di nuovo il clarinetto come solista, una Première Rapsodie di Claude Debussy. Il giovane compositore francese la scrisse nel 1910, in origine per clarinetto e pianoforte, su richiesta di Gabriel Fauré, allora direttore del Conservatorio di Parigi, che gli chiedeva un brano “da leggere a prima vista” per un concorso per clarinetto. Questa stessa rapsodia è stata poi trascritta dallo stesso autore un anno dopo per clarinetto e orchestra. Oggi, per la prima volta in Italia, ne viene presentata questa versione per clarinetto e quartetto d’archi.
Composto da Andrea Vio e Alberto Battiston ai violini, Mario Paladin alla viola e Angelo Zanin al violoncello, il Quartetto di Venezia è un ensemble conosciuto in tutto il mondo per la raffinatezza delle sue esecuzioni ed è considerato uno dei migliori quartetti d’archi del nostro Paese. Rigore analitico e passione sono i caratteri distintivi di questo ensemble interamente composto da musicisti veneziani, qualità ereditate da due scuole fondamentali dell’interpretazione quartettistica: quella del Quartetto Italiano sotto la guida del Maestro Piero Farulli e la Scuola Mitteleuropea del Quartetto Vegh, tramite i numerosi incontri avuti con Sandor Vegh e Paul Szabo. Della loro vocazione ai vertici più ardui del camerismo è testimone il celeberrimo Bruno Giuranna: «È un complesso che spicca con risalto nel pur vario e vasto panorama musicale europeo. La perfetta padronanza tecnica e la forza delle interpretazioni, caratterizzate dalla spinta verso un valore assoluto propria dei veri interpreti, pongono il Quartetto di Venezia ai vertici della categoria e fra i pochissimi degni di coprire il ruolo dei grandi Quartetti del passato».
Al loro fianco, per l’occasione, il clarinettista Darko Brlek, ex primo clarinetto dell’Orchestra dell’Opera di Ljubljana, poi direttore dell’Opera e Balletto Nazionale Sloveno, e oggi Direttore Generale ed Artistico del Festival di Ljubljana. Nonostante il suo profondo impegno nella promozione della cultura in Slovenia, trova comunque il tempo di partecipare a varie istituzioni internazionali. Dopo essere diventato Vice Presidente dell’Associazione dei Festival Europei (EFA) nel 1997, ne ha ricoperto la carica di Presidente, dal 2005 al 2017. Attualmente è il Presidente dell’Accademia dei Festival, un’iniziativa dell’Associazione dei Festival Europei (EFA) per i giovani organizzatori di festival e membri onorari. Al di là di tutti gli impegni istituzionali, Brlek è ancora un attivo concertista di clarinetto che si esibisce regolarmente sui palchi di tutto il mondo.
MUSICA A 1 EURO
Continua anche quest’anno a coronamento della stagione ERF&TeatroMasiniMusica, il progetto Musica a 1 euro, a cui Emilia Romagna Festival tiene molto e che tanta partecipazione ha avuto nelle passate stagioni. Rimarrà immutata per tutti i ragazzi delle scuole faentine fino ai 19 anni la possibilità di accedere a tutti gli spettacoli con biglietti a 1 euro.
In merito agli incontri-concerto dedicati alle scuole, saranno valutate le modalità di realizzazione in base alle disposizioni vigenti riguardanti le organizzazioni previste dalle disposizioni ministeriali in merito alla ripresa della scuola. È però ferma intenzione continuare a portare avanti progetto Musica a 1€, che tante soddisfazioni ha dato negli scorsi anni, anche se con tempi e modalità diverse che si potranno valutare solo più avanti.
PROGRAMMA
WOLFGANG AMADEUS MOZART
Quartetto in do maggiore (Dissonanzen– o Querstände Quartett) K. 465
CLAUDE DEBUSSY
Première Rhapsodie (versione per clarinetto e quartetto d’archi) Prima Esecuzione Italiana
WOLFGANG AMADEUS MOZART
Quintetto in la maggiore Stadler K. 581
CV ARTISTI
Quartetto di Venezia Andrea Vio e Alberto Battiston violini, Mario Paladin viola, Angelo Zanin violoncello. Della loro vocazione ai vertici più ardui del camerismo è testimone Bruno Giuranna: “E’ un complesso che spicca con risalto nel pur vario e vasto panorama musicale europeo. La perfetta padronanza tecnica e la forza delle interpretazioni, caratterizzate dalla spinta verso un valore assoluto propria dei veri interpreti, pongono il Quartetto di Venezia ai vertici della categoria e fra i pochissimi degni di coprire il ruolo dei grandi Quartetti del passato”.
Sfogliando il volume delle testimonianze critiche, l’elogio più bello sembra quello formulato sul “Los Angeles Times” da Daniel Cariaga: ”questo quartetto è più che affascinante, è sincero e concreto”.
Rigore analitico e passione sono i caratteri distintivi dell’ensemble veneziano, qualità ereditate da due scuole fondamentali dell’interpretazione quartettistica: quella del “Quartetto Italiano” sotto la guida del M° Piero Farulli e la scuola mitteleuropea del “Quartetto Vegh”, tramite i numerosi incontri avuti con Sandor Vegh e Paul Szabo. Il Quartetto di Venezia ha suonato in alcuni tra i maggiori Festival Internazionali in Italia e nel mondo tra cui la National Gallery a Washington, Palazzo delle Nazioni Unite a New York, Sala Unesco a Parigi, IUC e Accademia Filarmonica Romana a Roma, Serate Musicali – Società del Quartetto – Società dei Concerti di Milano, Kissinger Sommer, Ossiach/Villach, Klangbogen Vienna, Palau de la Musica Barcellona, Tivoli Copenhagen, Societè Philarmonique a Bruxelles, Konzerthaus Berlin, Gasteig Monaco, Beethovenfest Bonn, Laeiszhalle Hamburg, Mosca – Sala Filarmonica, Buenos Aires – Teatro Colon e Teatro Coliseum, San Paolo, Montevideo. Di particolare rilievo la collaborazione con Giorgio Strehler al Piccolo Teatro di Milano.
Ha avuto l’onore di suonare per Sua Santità Papa Giovanni Paolo II e per il Presidente della Repubblica Italiana. È stato “Quartetto in residenza” alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Il repertorio del Quartetto di Venezia è estremamente ricco ed include, oltre al repertorio più noto, opere raramente eseguite come i quartetti di G.F.Malipiero (“Premio della Critica Italiana” quale migliore incisione cameristica). La vasta produzione discografica include registrazioni per la Decca, Naxos, Dynamic, Fonit Cetra, Unicef, Navona, Koch. Ultime produzioni sono l’uscita dell’integrale dei sei quartetti di Luigi Cherubini, registrati per la DECCA in tre cd e per la NAXOS con musiche di Casella e Turchi.
Il Quartetto di Venezia ha ottenuto la nomination ai Grammy Award per il CD Navona “Ritornello” con musiche di Curt Cacioppo. Numerose sono anche le registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI & RAI International, Bayerischer Rundfunk, New York Times (WQXR), ORF1, Schweizer DRS2, Suisse Romande, Radio Clasica Espanola, MBC Sudcoreana.
Spinto dal piacere del suonare assieme, l’ensemble ha collaborato con artisti di fama mondiale tra i quali Bruno Giuranna, Quartetto Borodin, Piero Farulli, Paul Szabo, Oscar Ghiglia, Danilo Rossi, Pietro De Maria, Alirio Diaz, Alessandro Carbonare, Andrea Lucchesini, Mario Brunello.
Dal 2017 il Quartetto di Venezia è “Quartetto in Residenza” alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia.
Darko Brlek è il Direttore Generale ed Artistico del Festival di Ljubljana. Nel 1991 è diventato il più’ giovane direttore del Teatro Sloveno dell’Opera Nazionale. L’anno successivo è anche diventato il più giovane direttore del Festival di Ljubjana, finendo per affermarsi come direttore esecutivo del festival culturale più importante del paese nel 1995. Oltre alla lunga gestione del Festival di Ljubljana, ha anche ricoperto cariche in altre istituzioni culturali slovene. Fa parte dei fondatori della Camera Culturale della Slovenia ed ha anche rivestito la carica di Presidente del Comitato della Cultura del Governo della Repubblica della Slovenia. È attualmente il Presidente del Consiglio degli Esperti del Teatro Nazionale Sloveno Maribor ed un membro del consiglio dell’Avditorij Portorož. Nonostante il suo profondo impegno nella promozione della cultura in Slovenia, trova comunque il tempo di partecipare a varie istituzioni internazionali. Dopo essere diventato Vice Presidente dell’Associazione dei Festival Europei (EFA) nel 1997, ne ha ricoperto la carica di Presidente, dal 2005 al 2017.
Attualmente è il Presidente dell’Accademia dei Festival, un’iniziativa dell’Associazione dei Festival Europei (EFA) per i giovani organizzatori di festival e membri onorari.
L’arte e la cultura sono ben più che una professione per Darko Brlek, che nel 2016 è stato uno dei due candidati ad aver ricevuto, dal giornale della Finanza e dalla Facoltà di Economia a Ljublijana, il premio per la gestione annuale, dati i suoi incredibili conseguimenti a livello economico.
Ha inoltre vinto molti altri premi, tra i quali il Premio Betteth per i successi artistici ed il Premio Župančič, il più onorevole premio assegnato dalla Città di Ljubljana per le magnifiche creazioni in campo artistico e culturale. Il 4 luglio 2018 Darko Brlek ha ricevuto il prestigioso premio nazionale, dal Presidente della Repubblica della Slovenia, per merito al contributo alla cultura slovena e per merito al programma di eccellenza e fama internazionale degli eventi artistici e culturali. È ancora un attivo concertista di clarinetto che si esibisce regolarmente sui palchi di tutto il mondo.