Quest’estate un appassionante racconto del mondo antico, nei linguaggi dell’archeologia e della poesia, si intreccia ai concerti: Qualunque melodia più dolce suona, la rassegna organizzata da Ravenna Festival al Museo Classis in collaborazione con RavennAntica, continua con due nuovi eventi, mercoledì 19 e venerdì 21 luglio, sempre alle 18.30. Le introduzioni storiche sui temi “A tavola con Teodorico” e “Ravenna tra mare e terra”, affidate rispettivamente a Sara Morsiani e Kevin Ferrari, concludono due dei cinque percorsi attraverso la storia di Ravenna. Mercoledì il fronte musicale è rappresentato dai fiati dell’Orchestra LaCorelli, che Jacopo Rivani dirige nella Serenata n. 10 di Mozart, detta “Gran Partita”. La famiglia di strumenti è la stessa per il concerto di venerdì, ma in questo caso sono protagonisti gli ottoni: i Romagna Brass (Marco Vita e Matteo Fiumara alle trombe, Maikol Cavallari al corno, Damiano Drei al trombone e Fausto Civenni alla tuba) per un itinerario nel Barocco con Palestrina, Purcell, Bach, Händel… Nell’intervallo del programma musicale, Lorenzo Carpinelli legge episodi dalle Metamorfosi di Ovidio.
I prossimi (e ultimi) appuntamenti della rassegna sono dedicati musicalmente a Mozart con formazioni da camera dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini: mercoledì 26 luglio, dopo l’introduzione di Paolo Martinelli sugli Etruschi a Ravenna, è in scena il Quartetto d’archi e clarinetto, mentre venerdì 28 luglio è la volta del Trio d’archi (introduzione di Valeria Lacchini su “Flotte e marinai”).