“Dopo aver letto la notizia dell’avvio dello studio tecnico, che dovrebbe terminare entro un anno, per il potenziamento della linea fra Ravenna e Rimini, ci siamo chiesti cosa questo significhi per le ferrovie romagnole e la risposta è stata che in Regione c’è davvero poca Romagna”
Lo afferma il segretario federale della provincia di Ravenna del Partito Scialista Italiano, Francesco Pitrelli.
“Infatti, non ci possiamo ritenere soddisfatti di leggere che l’interesse della Giunta per le infrastrutture romagnole è limitato ad uno studio di fattibilità della durata di un anno, promettendo ai pendolari un abbattimento delle percorrenze e un aumento della frequenza dei treni fra le due città a priori. Avevamo inviato una proposta articolata che prevedeva uno sviluppo infrastrutturale in tutto il territorio, con vantaggi per pendolari, turisti e vacanzieri, per altro a sostegno dell’interesse manifestato in tal senso dai sindaci romagnoli. Ci si aspettava perciò una risposta più forte da parte della Giunta regionale.
Regione Emilia-Romagna si scrive con un trattino d’unione, dunque la Romagna dovrebbe ricevere lo stesso trattamento riservato all’Emilia, ma così non è, e questa ne è l’ennesima conferma”.