I Carabinieri della Compagnia di Ravenna nello scorso week end, all’esito di una serie di riscontri e accertamenti protrattisi per circa un mese, hanno sottoposto a sequestro penale, un “centro massaggi”, al cui interno, sulla base degli accertamenti svolti, venivano in realtà offerte prestazioni sessuali a pagamento.
Le attività di indagine, infatti, nascono da alcune segnalazioni pervenute al 112 da parte di cittadini che avevano notato un anomalo flusso di avventori durante tutto l’arco della giornata in Circonvallazione al Molino, hanno permesso ai militari di approfondire il caso e raccogliere elementi probatori sufficienti per denunciare a piede libero, alla Procura della Repubblica di Ravenna, una cinquantaduenne di origine asiatica per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
La stessa, da alcune settimane, gestiva in realtà un luogo di prostituzione, ben mascherato da centro massaggi, pubblicizzandone l’illecita attività su diversi siti internet di incontri, in cui comparivano immagini di ragazze da contattare ad utenze telefoniche rinvenute nella disponibilità delle indagate, attraverso le quali fornivano ai clienti informazioni sulla tipologia delle prestazioni sessuali e relativo tariffario.
Il blitz è scattato verso mezzogiorno di venerdì 10 novembre scorso, quando i carabinieri della Stazione di Via Alberoni, a seguito dell’ennesimo ennesimo ingresso di un cliente sono entrati sorprendendo in flagranza la donna, che aveva appena ricevuto un compenso in denaro per la prestazione sessuale poco dalla sua connazionale dipendente.
Al termine della perquisizione all’intero locale, i militari hanno rinvenuto ulteriore materiale utile per le indagini, sottoponendo a sequestro penale il centro, cosi come disposto dalla Procura della Repubblica di Ravenna.