“Il termine ospedaliero “Pronto Soccorso” è dovuto alla congiunzione di due termini, “Pronto” e “Soccorso” che, anche presi singolarmente comportano una richiesta di aiuto immediato e urgente; un soccorso che sia appunto “pronto”. Pertanto i pazienti che si recano in P.S., sotto la spinta della propria emergenza, si aspettano una terapia immediata e non possono trovare sollievo dall’avvenuta declamazione di … “ programma di rilancio della sanità, con riferimento in particolare ai progetti e agli investimenti per l’Ospedale di Ravenna e il Pronto Soccorso” afferma Elisa Guerra, Coordinatrice provinciale di Alleanza di Centro per i territori.
“La pandemia in atto ha fatto esplodere una situazione che era critica già da molto tempo; molti cittadini in tempi non sospetti avevano già dovuto subire tempi di attesa inaccettabili e constatare in prima persona le difficoltà degli operatori sanitari costretti a turni massacranti. Sarebbe stato meglio che le autorità avessero preso atto nel tempo di quanto denunciato dalla stampa riguardo alle difficoltà del nostro “Pronto Soccorso”. Si smetta di guardare e criticare con presunta superiorità ai casi di malasanità in strutture diverse dalle nostre” conclude Elisa Guerra.