Protesta del sindacato Nursing Up lunedì mattina davanti alla sede generale dell’Ausl Romagna in via De Gasperi a Ravenna. Infermieri in agitazione per la decisione di sperimentare nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini la “pronta disponibilità” per sopperire alle carenze di personale negli ospedali, una decisione che in questi giorni ha attirato le proteste di praticamente tutte le sigle sindacali. Con la pronta disponibilità, da novembre, gli infermieri dovranno garantire, in ogni reparto, l’immediata reperibilità in caso di bisogno, per esempio per un’assenza improvvisa di un collega. Anche qualora la mattina si sia appena smontato dal turno di notte.
Un provvedimento, secondo Nursing Up, che mina la serenità dei lavoratori e la loro stessa salute fisica in un periodo storico nel quale i dipendenti ospedalieri sono sottoposti ad elevato stress psico-fisico a causa del grande carico di lavoro dovuto proprio all’assenza di personale. Una mancanza di riposo che potrebbe tradursi in una mancanza di lucidità e quindi di potenziali errori a danno dei pazienti assistiti.
Al posto della pronta disponibilità, l’Ausl Romagna in questi giorni ha offerto la possibilià dell’autogestione, anch’essa però respinta dai sindacati, che chiedono invece investimenti per le assunzioni.
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