Il progetto “Smile – percorsi di simbiosi industriale ed economia circolare a Ravenna”, candidato dal Comune al bando regionale “Laboratori territoriali per l’innovazione e la sostenibilità delle imprese”, è stato selezionato tra quelli ammessi a finanziamento, ottenendo circa 40mila euro. Promosso dall’assessorato all’Ambiente in collaborazione con quello allo Sviluppo economico, il progetto si svilupperà in partenariato con Camera di commercio, Clust-Er Greentech, Cna, Enea, Fondazione Flaminia e Fondazione Its – Tec (Istituto tecnico superiore – Territorio energia costruire). Lunedì 6 luglio si svolgerà in videoconferenza il primo incontro operativo tra tutti i partner.
Il primo obiettivo è sensibilizzare le aziende del territorio e raccogliere le loro adesioni, in quanto il progetto si rivolge proprio alle imprese, per facilitare lo sviluppo di un sistema eco-industriale territoriale, aumentando le conoscenze delle aziende su come integrare la sostenibilità nel proprio business, realizzando eventi per rafforzare la collaborazione tra scuole superiori, università e realtà produttive, avviando progetti/azioni pilota di simbiosi industriale co-progettate tra imprese e partner del progetto nell’ambito dell’economia circolare, attraverso la mappatura, lo studio e la valorizzazione di scarti e sottoprodotti.
Aderendo al progetto, le aziende potranno godere di tre benefici: formazione altamente specializzata fornita dai partner Enea e Fondazione Flaminia, avvio di progetti pilota volti ad aumentare la sostenibilità delle azioni delle aziende partecipanti con il supporto sia degli enti di ricerca che degli studenti dell’Its – Tec, partecipazione alla Rete dell’alta tecnologia grazie al supporto del Clust-Er Greentech.
“Il Comune di Ravenna – dichiara l’assessore all’Ambiente Gianandrea Baroncini – attraverso il coordinamento del Multicentro Ceas, intende rafforzare le sue azioni di sostenibilità sul territorio proseguendo il cammino, avviato nel 2010 con l’ottenimento della registrazione ambientale Emas, verso il miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali. Lo sforzo ora è di proseguire tali azioni sul territorio, con particolare riguardo al sistema produttivo, anche integrando gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030 nelle politiche ambientali. Un progetto importante in un momento delicato e difficile in cui è apparso molto chiaro come ambiente e salute siano strettamente legati”.