Due nuovi ambulatori al centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell’ospedale di Lugo, rispettivamente dedicati alla preservazione della fertilità e al trattamento di problemi legati alla infertilità maschile.
Il percorso legato alla preservazione della fertilità è rivolto ai pazienti che devono eseguire terapie gonadotossiche (cioè che possono ridurre la fertilità, come radio o chemioterapia). La procedura consente loro di crioconservare i propri gameti (ovociti e spermatozoi) prima che la terapia oncologica possa danneggiarli.
Si tratta di un servizio riservato espressamente ai pazienti inviati principalmente dai reparti di oncologia, oncoematologia e senologia (ma anche neurologia o reumatologia). Questo percorso consente non solo la presa in carico tempestiva dei pazienti che devono in breve tempo accedere alle cure oncologiche, ma si prefigge anche di seguire questi pazienti negli anni successivi, per monitorare il loro potenziale riproduttivo, trattare pazienti con predisposizione genetica ad esaurimento ovarico precoce o pazienti che, magari in età pediatrica, sono stati sottoposti a terapie impattanti sulla fertilità senza avere potuto preservare i gameti.
Il secondo ambulatorio è rivolto al partner maschile della coppia in cerca di gravidanza. Da sempre nella coppia infertile l’attenzione maggiore è riservata alla donna e spesso si soprassiede ad un adeguato percorso diagnostico del partner maschile. Questo nuovo ambulatorio nasce dalla collaborazione tra il centro PMA di Lugo diretto dalla dott.ssa Valeria Rambelli e l’Unità Operativa di Chirurgia Urologica Mini-invasiva di Lugo-Ravenna guidato dal dott. Giorgio Bruno.
Si tratta di un ambulatorio multidisciplinare che vede la copresenza di un ginecologo, un andrologo e un biologo ( ma che può poi avvalersi anche della consulenza di genetisti e endocrinologi) che valuteranno contestualmente il paziente per deciderne il percorso diagnostico e terapeutico più adeguato