Nuova udienza in tribunale nel processo a Mauro Guerra, il veterinario accusato di diversi reati, fra cui maltrattamento e uccisione di animali ed evasione fiscale. L’udienza di martedì 16 aprile si è focalizzata proprio sui reati di natura tributaria. La Guardia di Finanza ha infatti ricostruito l’impianto accusatorio mosso nei confronti di Guerra, un impianto contestato dai legali difensori dell’imputato. Secondo le Fiamme Gialle, che nell’ambulatorio e nell’abitazione di Guerra hanno condotto una perquisizione, il veterinario, insieme ai genitori, aveva orchestrato un sistema per nascondere al fisco i reali incassi della propria principale attività. Sono diversi infatti i codici Ateco registrati a nome di Mauro Guerra: oltre all’attività di veterinario, Guerra figura anche come imprenditore agricolo e come produttore di energia elettrica.
Durante la perquisizione del 12 dicembre 2020, i militari hanno rinvenuto oltre 600 mila euro in contanti nascoste in scatole e una serie di agende che documentavano l’attività medica degli ultimi 20 anni, agende che sono state definite dagli agenti una sorta di contabilità parallela. Fu poi trovato un magazzino non dichiarato, con all’interno farmaci per uso umano e farmaci per uso animale e un quantitativo di vaccini e microchip per animali che non hanno trovato riscontro nell’attività regolarmente dichiarata dal veterinario. Secondo l’impianto accusatorio, infatti, Guerra, e la sua famiglia, dichiaravano solamente una parte degli incassi dell’ambulatorio veterinario.