Si è svolta venerdì 8 ottobre la terza udienza preliminare per il procedimento penale relativo all’affondamento della motonave Berkan B al Porto di Ravenna.
Le parti civili hanno depositato ulteriore documentazione integrativa, basata sia su risultanze satellitari che sui rilievi svolti della Capitaneria di Porto di Ravenna nel 2019, i quali “mostrano inequivocabili contaminazioni delle acque anche esternamente alle panne antinquinamento, come è logico attendersi dall’uso dispositivi emergenziali che qui invece sono stati impiegati come soluzione definitiva per oltre tre anni. Contaminazioni che paiono con tutta evidenza riconducibili al disastro, così come a volatili e pesci contaminati, documentati in gran numero, i quali sono andati a morire nell’ambiente e nelle acque circostante il relitto” commenta la sezione ravennate di Italia Nostra.
Il pubblico ministero ha disposto di avvalersi anche dei consulenti delle parti civili.
“I cittadini e le associazioni, dunque, continuano ad impegnarsi per portare piena chiarezza su questa oscura vicenda, nell’auspicio che mai più possano accadere episodi simili e che l’attenzione e la cura dell’ambiente vengano doverosamente recepite dalle Istituzioni a tutti i livelli, e non beffardamente ignorate come successo in questo caso”.