Ultima visita guidata (per quest’anno) della Pro Loco Faenza sabato prossimo 17 dicembre alle 15; come la precedente rientrerà in «Non solo alberi di Natale», in collaborazione con il Servizio Giardini del Comune e collaterale alla manifestazione dei Giardini a Natale in centro (stavolta denominata «Alberi! Alberi! Alberi!»), ma naturalmente vedrà mète diverse, sia pur sempre consistenti in due giardini del centro storico. Da anni, infatti, Pro Loco porta i visitatori alla scoperta di spazi verdi “nascosti”, semisconosciuti, privati, di Faenza.
Si tratta di una riscoperta, ogni volta diversa, di quelle corti interne, di solito non visibili dalla strada, che presentano una tipologia caratteristica, fatta di alberi da ombra e decorativi, arbusti (bosso, agrifoglio, calicanto, ecc.) e non di rado piante utili (tipicamente da piccoli frutti come giuggioli, fichi, caki, nespoli, oppure aromatiche come rosmarino e salvia); altrettanto interessante può essere la parte “in pietra” con acciottolati, logge e “attergati”, cioè le parti posteriori di servizio che un tempo ospitavano legnaie, magazzini, scuderie, portoni carrai e simili.
Il messaggio, latente ma non troppo, è finalizzato alla conservazione e al sottolineare l’importanza di questi pochi giardini di città sopravvissuti alla cementificazione degli anni Sessanta e Settanta quando aiuole e parti verdi furono in molti casi sacrificate ai posti auto, in un’ottica speculativa e commerciale che con il tempo si è rivelata un’arma a doppio taglio, economicamente redditizia ma esteticamente svilente e che ci ha fatto perdere il valore dei giardini di un tempo, definiti «più gentili» in una nota poesia faentina.
In particolare, stavolta si accederà a due giardini storici privati (si ringraziano i proprietari per la gentile disponibilità) con cedri, tassi, palme (di origine cinese ma da oltre un secolo presenti in città e quindi entrate a pieno titolo nella tradizione locale) oltre ad arbusti e fiori “d’inverno”.
La visita terminerà a Santa Maria Nuova, spazio espositivo del Museo Diocesano, per «Sacred Forest», mostra che espone tele, calchi e fotografie nate durante un soggiorno dell’artista Giorgia Severi a Camaldoli, tra i faggi e gli abeti che compongono la cornice meravigliosa dell’omonimo Eremo.
E’ richiesto un contributo destinato a fini culturali di 3 euro.
Ritrovo ore 15.00 Pro Loco, Voltone Molinella.
Prenotazione obbligatoria, posti limitati.