Si è tenuta questa mattina a palazzo Verdi la cerimonia di proclamazione dei primi laureati del corso di laurea magistrale internazionale International Cooperation on Human Rights and Intercultural Heritage (I-CONTACT).
Sono nove gli studenti che hanno ottenuto il titolo di laurea. “Oggi – sottolinea il prof. Mario Neve che ha appena passato l’incarico di coordinatore del corso di laurea alla prof.ssa Annalisa Furia – festeggiamo la conclusione dei primi percorsi magistrali ma anche l’esito positivo della scelta di avviare a Ravenna un triennio interamente in lingua inglese, altamente specializzante e professionalizzante, che rappresenta un unicum in Italia per il connubio tra diritti umani e patrimonio culturale che non si trova altrove si formino esperti di cooperazione allo sviluppo internazionale”.
Le caratteristiche d’eccellenza del percorso formativo hanno permesso di ottenere risultati straordinari: nel solo anno accademico 2019/2020 sono state 407 le domande di iscrizione pervenute; delle 113 selezionate, a oggi 67 hanno già formalizzato l’immatricolazione. La metà degli iscritti inoltre è straniera con provenienza da più di trenta diverse nazioni.
La laurea magistrale internazionale, partita nel 2017 su iniziativa del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, Campus di Ravenna, si inserisce nella ormai consolidata tradizione formativa ravennate legata alla cooperazione e ai diritti umani: “Il legame che unisce Ravenna a Cooperazione internazionale – ha sottolineato Lanfranco Gualtieri, presidente di Fondazione Flaminia – è di lunga data: era il 2001 quando il prof. Gustavo Gozzi attivava il corso di laurea Ceom (Civiltà dell’Europa Orientale e del Mediterraneo) e iniziava quel percorso, sempre sostenuto da Fondazione Flaminia, che oggi ha reso Ravenna sempre più polo formativo di alto livello in questo ambito di studi”.