“Sarà una ripartenza lenta, con tutte le accortezze del caso. Siamo consapevoli del fatto che la nostra storica offerta di intrattenimento sarà ridotta in questi primi mesi. Ma ripartire, dopo due anni di stop, è una cosa che si deve fare. Ci sono le condizioni per lavorare in sicurezza, nessuno dovrà sentirsi forzato ma è giusto che le associazioni e le piccole comunità che queste animano si rimettano in moto. I nostri vecchi dicevano che quando il fuoco arde sotto la cenere bisogna ‘andargli indentro’. Ed è quello che noi faremo, un passo per volta”.

È questo lo spirito che anima i rappresentanti del Comitato Feste e Sagre, nelle persone del presidente Savio Silvagni e dei Consiglieri, pronti a rimettere in moto la grande macchina organizzativa che consorzia una trentina di associazioni romagnole, responsabili dell’organizzazione di decine di feste e di sagre di paese che animano il territorio nel corso dell’anno. E contribuiscono alla vitalità e al benessere delle comunità di campagna, mantenendone alto lo spirito di aggregazione e preservandone le tradizioni e le peculiarità gastronomiche.

Pur con le evidenti difficoltà legate alla pandemia e la gran parte delle iniziative che sono state sospese per due intere edizioni – al netto di alcune feste che si sono comunque svolte nelle stagioni estive, ma con limitazioni, cambi di formula e in qualche caso anche di date -, il Comitato non si è fermato. Nelle scorse settimane sono stati completati i corsi per il rinnovo degli attestati antincendio per più di un centinaio di addetti e si riprenderanno i corsi per i rinnovi degli attestati per alimentaristi. Per quanto attiene al rispetto delle normative, il Comitato è in costante contatto con il Suap e l’azione di coordinamento aiuta ogni singola associazione ad adeguarsi alle norme di sicurezza, ma anche a quelle – non meno importanti – sull’impatto ambientale e lo smaltimento dei rifiuti.

“Artisti e fornitori ci stanno contattando in questi giorni – fanno sapere i responsabili del Comitato Feste e Sagre -, e una volta definito l’aggiornamento dei disciplinari di sicurezza sulle norme Covid ripartirà la nostra macchina organizzativa. Sentiamo molta solidarietà e comunione d’intenti, oltre che la semplice voglia di ripartire; ci aspettiamo che artisti e fornitori verranno incontro alle nostre associazioni. Siamo tutti provati da questo biennio, ma altrettanto desiderosi di rimboccarci le maniche. Anche quest’anno molte feste subiranno delle modifiche rispetto alla formula tradizionale. Ci muoviamo con i piedi di piombo, sia per quanto riguarda i regolamenti, che possono mutare velocemente, sia nello stimare la risposta del pubblico, che non possiamo prevedere, ma la voglia di ritrovarsi per far festa si respira proprio nell’aria”.

Questo primo scorcio di 2022 sarà un banco di prova per le stesse associazioni, dopo un prolungato periodo di stop. “Ci sono associazioni che hanno subìto abbastanza duramente il colpo del Covid e altre che invece non hanno mai perso il loro spirito – commentano dal Comitato -, c’è chi ne ha approfittato per avviare processi di rinnovamento. La fotografia dello stato di salute delle associazioni è dunque in bianco e nero, ma la ripartenza sarà di stimolo per tutti”.

LE PRIME FESTE DEL 2022

Venendo alle singole feste, la prima a ripartire sarà una delle sagre più storiche di tutta la Romagna: la mitica Segavecchia di Cotignola, in programma dal 24 al 27 marzo prossimi. La sagra di Primavera di Pieve

Corleto si terrà poi dal 22 al 25 aprile. Stesso numero di giornate per un altro caposaldo della stagione in Romagna, ovvero la sagra della Campagna di Pieve Cesato, in programma dal 29 aprile al 2 maggio.

La Musica nelle Aie a Castel Raniero tornerà invece a svolgersi nel periodo classico, dal 6 all’8 maggio. Stesso mese della festa del Cinghiale di Zattaglia, in programma dal 13 al 16 maggio. Sono poi ufficiali anche le date della Festa d’la Fameja di Prada, in calendario dal 27 al 30 maggio.

Al momento sono programmate anche le date delle iniziative di Arcea 2002 a Pian di Sopra (la festa della Primavera il 5 giugno e quella dei Lamponi il 3 luglio), della prossima rombante Festa de Mutor a Pezzolo di Russi (fissata nei giorni 11-12-13 giugno) e tornerà anche la festa di San Silvestro, appena fuori da Faenza dal 17 al 19 giugno. Sono inoltre definite anche le date della festa della Primavera in Fiore a Traversara di Bagnacavallo (dal 22 al 25 giugno) e del Raduno d’Estate con sagra del Castrato di Fossolo (dal 23 al 25 giugno), mentre San Martino in Villafranca festeggerà di nuovo le pesche dal 21 al 24 luglio.

Diverse altre feste della tradizione al momento sono in fase di definizione dei programmi e dei calendari (San Martino in Gattara, Reda, Basiago, Circolo Campagnolo Pieve Cesato, San Cassiano e altre ancora).

Il consiglio è quindi quello di rimanere aggiornati sul sito del Comitato Feste e Sagre, www.festeesagre.it, seguendo le indicazioni riportate in homepage, con un calendario aggiornato in tempo reale.