La prima visita specialistica gratis, per tutte le famiglie con almeno due figli: succede dal 1^ gennaio 2019 in Emilia-Romagna, dopo che la Regione decise di abolire il ticket nazionale da 23 euro su questo tipo di prestazione – assieme all’abolizione del superticket per le famiglie con redditi sotto i 100mila euro -, decidendo di confermarlo anche per il 2020.
Con un risparmio per i cittadini che nel 2019 ha sfiorato gli 8,5 milioni di euro: da Piacenza a Rimini sono state oltre 354.000 le prime visite specialistiche per cui le famiglie con due o più figli a carico non hanno dovuto pagare il ticket nazionale di compartecipazione.
E adesso, con una delibera approvata dalla Giunta in questi giorni, arrivano i fondi destinati alle Aziende sanitarie a copertura dell’esenzione per il 2020: in totale, si tratta di 10,6 milioni di euro.
Le prime visite effettuate nel 2019
In totale sono state 354.486 le prime visite erogate nel 2019 per cui le famiglie ‘numerose’ – quelle con due o più figli – non hanno dovuto pagare il ticket di compartecipazione, né per i figli né per i genitori. Il tipo di prestazione più frequente è quella oculistica (64.995 visite, il 18,3% del totale), seguita da quelle dedicate alla dermatologia e allergologia (sono state 64.044, il 18,1%).
Molto frequente anche il ricorso agli specialisti di otorinolaringoiatria (33.506 visite, 9,5%), a quelli di ortopedia (30.970, 8,7%) e a quelli di medicina fisica e riabilitazione (22.009, 6,2%). Completano l’elenco delle visite più comuni quelle di ginecologia (15.645, 4,4%), chirurgia generale (13.205, 3,7%), cardiologia (12.852, 3,6%) e neurologia (11.139, 3,1%).
Come funziona l’esenzione per le famiglie numerose
È dal 1^ gennaio 2019 che tutte le famiglie residenti in Emilia-Romagna con almeno due figli a carico, per un totale di più di 1,1 milioni di persone, non sono più tenute al pagamento del ticket per la prima visita specialistica, dal costo di 23 euro: sia genitori che figli hanno diritto all’esenzione, che viene attribuita automaticamente in base a quanto dichiarato all’Agenzia delle entrate. Chi ha attivato il Fascicolo sanitario elettronico può autocertificare in ogni momento qualunque cambiamento all’interno del proprio nucleo familiare.