Il 2 marzo un nuovo presidio in piazza del Popolo alle ore 15.00 per raccontare che c’è un’Italia che “resiste” e a un modello che “esclude e crea differenze tra le persone preferisce una società accogliente che pone al centro la persona umana”.
Lo scorso 2 febbraio in 280 piazze d’Italia hanno manifestato più di 80.000 cittadini e oltre 400 associazioni, aderendo all’iniziativa ‘L’Italia che Resiste’; “Anche Faenza è stata una di queste piazze, scegliendo di esserci per mettere a tacere l’ondata di xenofobia e paura ingiustificata, per difendere la legalità, la democrazia, l’accoglienza e la solidarietà, principi da sempre alla base della nostra comunità.
Un presidio, quello del 2 marzo, che vuole diventare una presenza costante in città per raccontare davvero cosa succede, quali sono le situazioni di disperazione dalle quali sfuggono le persone che l’Italia oggi sembra non volere più accogliere, ma anche per raccontare le esperienze di incontro positive, i progetti che si possono realizzare e che si sono realizzati un po’ ovunque nel Paese.
L’appuntamento vuole essere un momento aperto, di confronto e condivisione, per rimettere al centro la persona umana e ripartire da lì”.
L’iniziativa faentina si colloca all’interno della manifestazione nazionale “l’Italia che resiste” e che, in questa occasione, aderisce a “People, prima le persone” di Milano, un grande evento contro il razzismo convocato per combattere nemici quali diseguaglianza, sfruttamento, precarietà e promuovere inclusione, pari opportunità e una democrazia reale per un Paese senza discriminazioni, senza muri, senza barriere, per affermare i diritti umani, sociali e civili.
“Perché pensiamo che le differenze legate al genere, all’etnia, alla condizione sociale, alla religione, all’orientamento sessuale, alla nazione di provenienza e persino alla salute non debbano mai diventare un’occasione per creare nuove persone da segregare, nemici da perseguire e ghettizzare o individui da emarginare – scrivono gli organizzatori della manifestazione milanese-. Siamo per i diritti e l’inclusione, antirazzisti, antifascisti e convinti che la diversità sia un valore e una ricchezza culturale. Nel ribadire Prima le Persone diciamo che servono, in Italia e in Europa, politiche sociali nuove ed efficaci, per il lavoro, per la casa, per i diritti delle donne, per la scuola e a tutela delle persone con disabilità”. Politiche di inclusione, lotta alle diseguaglianze e alla povertà, “Perché ciascuno di noi è prima di tutto persona.”
All’iniziativa aderisce il gruppo di realtà, associazioni e cittadini che da qualche mese in città ha scelto di riflettere tu questi temi e portare un pensiero diverso, non urlato e che vede, appunto, “prima le persone”.
Elenco realtà aderenti alla manifestazione: A.E.D.E.,ANMIC , Anolf Ravenna, Caritas Diocesana Faenza -Modigliana, Centro di documentazione don Tonino Bello, Comitato Adottiamo Castel Raniero Bene Comune, Comitato per la difesa e la valorizzazione della Costituzione di Faenza, Comitato Spontaneo per la Pace, Consulta delle cittadine e dei cittadini stranieri, Cultura Popolare Soc. Coop, Fiab Faenza , Gruppo Emergency Faenza, Gruppo Fotografia Aula 21, Legambiente Lamone Faenza, Mani Tese Faenza, MFE, Qualcosadisinistra.info, , Salvaiciclisti Faenza, Scuola di Italiano per Migranti Penny Wirton, SOS Donna ,Teatro Due Mondi, RicercAzione soc. coop. e molti altri