Giovedi scorso, agli incontri dell’Edera, Giannantonio Mingozzi (candidato del PRI) e Claudia Foschini, curatori del volume “L’amor patrio di Dante e Mazzini” hanno presentato gli aggiornamenti inseriti nella 2° edizione dell’opera, prima tiratura ormai esaurita. Nel ricordare che il libro, edito dal Centro Studi Manlio Monti e dalla Fondazione Spadolini, ospita i contributi prestigiosi di Antonio Patuelli, Cosimo Ceccuti, Sauro Mattarelli, Franco Gabici, Fulvia Missiroli, Enrico Baldini, Alfredo Cottignoli, Giorgio Gruppioni , Maurizio Mari e la prefazione del vicesindaco Eugenio Fusignani, i due curatori hanno annunciato che, in occasione della ristampa, viene indetta anche la Prima Edizione del Premio Annuale Tesi di Laurea Dante e Mazzini dell’ammontare di tremila euro, inerente “sentimenti civici, valori ideali, Repubblica e libertà” che hanno unito i due Padri della Patria, con il bando che l’apposita Commissione Scientifica presenterà a breve affinchè il Premio rientri nell’Anno Accademico in corso, rivolto in particolare agli studi di Diritto Costituzionale, Beni Culturali, Lettere e Scienze politiche. Mingozzi e Foschini hanno poi ricordato che gli aggiornamenti al volume riguardano in particolare l’opera di Don Mauro Ferranti (1805-1869)
il concittadino autore del commento all’unica Divina Commedia pubblicata a Ravenna, per i tipi Fratelli Maricotti, nell’anno 1848. La Biblioteca Classense custodisce lettere a lui indirizzate tra gli altri da Terenzio Mamiani; il sindaco Bruno Benelli quando diede avvio, nel 1965, alle Letture Classensi su Dante dedicò proprio la prima lettura al coraggio indomito di quel prete che a quel tempo venne scomunicato dalla Chiesa e privato dei più elementari diritti.