“La firma dell’intesa Eni-Snam per avviare la cattura del CO2 e la conservazione dell’anidride carbonica nei giacimenti liberi e negli alvei esausti degli impianti offshore al largo di Ravenna conferma l’impegno delle due grandi società italiane dell’industria energetica verso le capacità locali e l’innovazione italiana” afferma Giannantonio Mingozzi per il PRI ravennate.
“Una grande occasione per lo sviluppo tecnologico dell’imprenditoria ravennate, per l’offerta di posti di lavoro e per la crescita della nostra economia; questo importante e coraggioso impianto si affianca all’arrivo del rigassificatore ed all’eolico ravennate, facendo del nostro comparto industriale e portuale un sito esemplare per tecnologie avanzate, per l’abbattimento delle emissioni e per le prospettive europee della transizione energetica nel medio e lungo periodo” continua Mingozzi.
“Nonostante le modeste ed a volte controproducenti decisioni dell’Unione Europea sull’energia e sul CO2, come repubblicani siamo orgogliosi che a Ravenna Istituzioni ed economia vadano di pari passo ed offrano un grande esempio di sostegno e di civismo a tutta l’Europa; del resto, conclude l’esponente dell’Edera, la nostra storia e le origini della ricerca industriale italiana sono radicate nel contesto ravennate, si chiamano Agip e Sarom, Enichem ed Enimont, Mattei, Monti e sindaci repubblicani come Cicognani e Benelli ed oggi Eni e Snam ne rappresentano la continuità”.